GROSSETO – È stata celebrata questa mattina, al parco della Rimembranza, sulle Mura di Grosseto la festa dell’Unità Nazionale – Giornata delle Forze Armate. Alla presenza del prefetto Anna Maria Manzone la cerimonia del 4 novembre è stata un momento, come per la commemorazione dei defunti, avvenuta il 2 novembre presso il cimitero di Sterpeto in presenza del vescovo Rodolfo Cetoloni, per onorare i caduti per la Patria, in special modo tutti coloro che, seppur giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per attaccamento al dovere, per un ideale di Patria.
Dopo l’alzabandiera, durante la deposizione della Corona d’alloro di fronte al Monumento ai Caduti, le autorità civili presenti ed i rappresentanti delle Forze Armate e dei corpi armati dello stato si sono fermati in raccoglimento per tutta la durata del silenzio, i tre squilli di tromba, in ricordo degli eroi e delle battaglie della nostra storia risorgimentale.
Il comandante del Presidio Militare, il colonnello pilota Enrico Pederzolli, comandante il 4° Stormo di Grosseto, ha dato lettura del messaggio del ministro della Difesa e del Presidente della Repubblica.
Il ministro della Difesa, senatore Roberta Pinotti, nel messaggio pervenuto dall’Ufficio del Gabinetto, ha concluso il Suo discorso esprimendo “la certezza che lo spirito di sacrificio, l’amore per il proprio Paese, la forza di carattere, la solidarietà, l’altruismo, ma anche la speranza nel futuro, la fiducia in un mondo migliore, più giusto e più prospero, che gli Italiani della generazione dei nostri nonni hanno saputo esprimere nella Prima Guerra Mondiale vive ancora negli Italiani di oggi”.
Il Presidente della Repubblica, nel suo messaggio, ha evidenziato che “in un mondo che manifesta tensioni e instabilità crescenti, si vanno affermando nuove e più aggressive forme di estremismo e di fanatismo che rischiano di investire anche l’Europa, e l’Italia in particolare. È una minaccia reale, anche militare che, insieme all’Unione Europea ed alla NATO, dobbiamo essere pronti a prevenire e contrastare.”
Negli ultimi decenni l’impegno dei militari nelle missioni all’estero ha visto lavorare le Forze Armate ed i corpi armati dello Stato in sintonia anche in contesti fuori dai confini nazionali. Questa è stata l’occasione per vedere Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri, Guardia di Finanza unite in un unico picchetto armato, sotto gli sguardi paterni dei Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, dei Gonfaloni della Provincia e del Comune.