GROSSETO – «Giù le mani da Eurovinil, visto che non si può smembrare un’azienda mentre è in corso una trattativa e si attende che il Ministero dello Sviluppo Economico convochi le parti e ci aiuti a trovare un acquirente che, non posso credere, non esista per una realtà come questa». Va giù duro il sindaco Emilio Bonifazi sulla questione legata all’Eurovinil, l’azienda grossetana che si prepara a salutare la Maremma. «E’ una questione di rispetto per i lavoratori che stanno subendo le conseguenze di una scelta che nulla ha a che fare con la capacità produttiva e di commercializzazione dell’azienda grossetana – prosegue il primo cittadino. Ed è una questione di rispetto per la stessa intelligenza delle persone e delle parti che stanno, anche in questi giorni, portando avanti un negoziato. Io sarò al fianco dei lavoratori in piazza, così come lo sono stato e lo sarò ai tavoli istituzionali».
«Questo anche per rispondere alla protervia di una multinazionale che, nascosta dietro la lontananza, saccheggia un territorio come il nostro di una tale eccellenza. So che la protesta dei lavoratori, come anche il mio sostegno, non rappresentano un problema per chi decide questo tipo di cose, sembra anche a cuor leggero, ma almeno solleveremo un po’ l’attenzione verso una vicenda che ha dell’incredibile – aggiunge Bonifazi -. Lavoratori capaci e civili, che operano in un’azienda che fa e vende senza problemi prodotti di eccellenza si ritrovano di fronte ad uno smembramento che, se le voci venissero confermate, arriva a vendere persino il marchio i macchinari e a trasformare definitivamente l’Eurovinil di Grosseto in una scatola vuota con delle persone che ogni tanto entrano dentro ma che possono essere spostate come dei pacchi postali. Significherebbe che qui c’è qualcuno che al tavolo fa finta di trattare e io, come rappresentante di questo territorio, non posso restare in silenzio».