SCARLINO – «Intervengo nuovamente sulla vicenda della radioattività, sulla quale abbiamo fatto e faremo tutto quanto sarà necessario e possibile per ulteriori chiarimenti nell’interesse principale della salute di tutti i cittadini». Così inizia il sindaco di Scarlino Marcello Stella, che continua per fare chiarezza sulla vicenda, e aggiunge «appena sono venuto a conoscenza delle indagini della Procura di Firenze, ho convocato i responsabili di Arpat e Asl per una valutazione della vicenda, dandone informazione a mezzo stampa ai cittadini».
«Subito dopo ho promosso, assieme alle RSU aziendali e agli organismi sindacali di categoria, un incontro in Regione con gli Assessori regionali Bramerini, Simoncini e Marroni, i sindaci di Follonica e Gavorrano, il presidente della Provincia Bonifazi, il direttore Generale di Arpat Barca e il dirigente ASL 9 Madrucci».
In quell’occasione Stella ha chiesto «un ulteriore piano di controlli e indagini sul ciclo produttivo e sugli stoccaggi sia a piè di fabbrica che a Montioni, e quando avrò i dati ne darò comunicazione ai cittadini, come sono solito fare».
Poi Stella parla delle tele “incriminate” per i livello di radioattività. «Per il problema delle tele è in corso un’indagine, come tutti sanno, ed attualmente è in regola. Nessuno ha intenzione di non dare informazioni o darle parziali, tutt’altro. Dobbiamo tenere conto che c’è in corso un’indagine della Magistratura, e questo comporta atteggiamenti cautelativi da parte di tutti».
Per quanto riguarda invece di gessi rossi e i gessi bianchi, spiega Stella, «secondo i rilievi di Arpat non esistono situazioni di rischio».
Sul piano politico poi Stella replica alle parole di Monica Faenzi che dai banchi dell’opposizione nei giorni scorsi aveva criticato e attaccato l’amministrazione di Scarlino.
«Per l’accesso alla cava di Montioni il consigliere di opposizione Faenzi dovrebbe sapere che ci sono regole ferree per l’accesso ai cantieri, e anche che ci sono soggetti deputati, certificati e autorizzati a fare i controlli. Appena sarà concluso l’iter di costituzione della Consulta dell’Ambiente, la convocherò invitando gli enti che hanno le competenze sulla materia. Mi meraviglia che Monica Faenzi attacchi il sottoscritto e non attacchi chi in realtà è chiamato in causa, cioè l’azienda Tioxide. Non è che la spiegazione potrebbe ricadere sul fatto che lei potrebbe avere contatti, ben più del sottoscritto, con la dirigenza?»
«È anche singolare – dice ancora Stella – che non abbia informazioni particolareggiate, o almeno non le trasferisca al capogruppo Faenzi, neanche chi siede con lei in Consiglio comunale, sempre come opposizione, e lavora in una impresa che da decenni opera all’interno della Tioxide».
«Per anni Monica Faenzi, nel suo ruolo di parlamentare e politico, non si è mai interessata di Scarlino e degli scarlinesi, forse potrebbe essere positivo dimettersi da parlamentare e fare il consigliere comunale, magari comprenderebbe meglio i problemi del territorio, dei lavoratori e anche dei pensionati, che dopo 40 anni e oltre di fabbrica certamente non condividono con il Consigliere il privilegio di avere il diritto alla pensione dopo una manciata di anni da parlamentare».
«Monica Faenzi e il suo gruppo devono stare tranquilli: il sindaco di Scarlino non ha bisogno di decidere da che parte stare perché sta già dalla parte giusta, come ha sempre fatto. Non farò sconti a nessuno e farò in modo che se qualcuno ha sbagliato paghi per i suoi errori, non certo perché lo dice la Faenzi o per timori di sommosse e intimidazioni: i cittadini faranno le loro valutazioni e a loro risponderò del mio operato».