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MANCIANO – Sarà una lunga notte quella che è appena cominciata. Una notte in cui in molti non dormiranno. Coloro che hanno dovuto lasciare le proprie case per il pericolo della piena, chi, per lo stesso motivo, si è spostato ai piani superiori delle proprie abitazioni, gli amministratori, la Protezione civile, le tante forze impegnate in questa emergenza che sembra la fotocopia di quel che accadde due anni fa ad Albinia.
Il presidente della Toscana Enrico Rossi, su un post su Facebook, parla di ritardi nei lavori: «L’Albegna crea problemi ancora una volta in Maremma. In quella zona sono già stati fatti molti interventi, finanziati dalla regione Toscana con il piano da 100 milioni del dicembre 2012. A luglio di quest’anno ho diffidato il Consorzio di Bonifica della Toscana Sud perchè in ritardo di un anno sulla progettazione esecutiva di un argine remoto sul fiume Albegna, per una spesa di oltre quasi 5 milioni nel comune di Manciano dove al momento ci sono allagamenti che potevano essere evitati. Ho già commissariato quel Consorzio per i ritardi per la cassa di espansione sul fiume Bruna per tre milioni e mezzo di euro nel comune di Gavorrano. Sono ritardi ingiustificabili per un ente a cui spetta di intervenire per la sicurezza idraulica».
Intanto il centro di coordinamento dei soccorsi resterà riunito in seduta permanente per il costante monitoraggio della situazione.