GROSSETO – Non usa mezzi termini il sindaco di Grosseto Emilio Bonifiazi all’indomani della contestazione avvenuta allo stadio Zecchini da parte di alcuni tifosi che durante il macht casalingo del Grosseto calcio hanno esposto uno striscione in curva nord. “Non dite a Camilli cosa fare, prima c’è una città da ristrutturare” queste le parole scritte sullo strisicone. Parole alle quali oggi arriva la replica del sindaco.
«Ancora una volta – scrive Bonifazi – i tifosi rischiano di non fare un buon servizio al calcio. Le critiche all’Amministrazione comunale rispetto alla legittima richiesta riproposta da anni che il Grosseto firmi la convenzione che, ribadisco, deve necessariamente firmare, sono infatti ingenerose e anche
un po’ sciocche. Rischiano di fare un danno alla stessa società con la quale gli accordi sono invece chiarissimi, dato che non è pensabile di disporre di uno stadio senza assumersi degli obblighi. D’altro canto i tifosi che chiedono di pensare a riqualificare la città invece che alla convenzione, non mi risulta avessero le stesse preoccupazioni quando il Comune ha speso milioni di euro per ristrutturare lo stadio. Eppure garantisco che per molti altri cittadini, la maggioranza, quei lavori non erano una priorità, anche se consapevoli che per andare in serie B erano interventi necessari e inevitabili. Certamente Camilli sarà più sorpreso del sottoscritto dal comportamento di questi “ragazzotti” un po’ troppo entusiasti».