GROSSETO – Coldiretti Grosseto plaude all’iniziativa investigativa del ministero che ha portato al sequestro di prodotto non conforme nel comune di Magliano in Toscana e invita tutti a non abbassare la guardia. “E’ fondamentale – dichiara in una nota Francesco Viaggi, presidente della federazione provinciale di Coldiretti – che tutti aiutino la Maremma a mantenere la propria credibilità. Le nostre eccellenze, non solo il vino ma anche l’olio, sono oggetto di speculazioni perché hanno un grandissimo valore commerciale. E, purtroppo, questa piaga riguarda tutto l’agroalimentare italiano. Come ben sappiamo”. Se da un lato, secondo Coldiretti, queste notizie sono dolorose e possono far disperare chi lavora con coscienza, dall’altro c’é la consapevolezza che proprio da questi interventi se ne esce rafforzati. Il pensiero va subito alle battaglie che proprio l’associazione sta combattendo da anni sul fronte della repressione attraverso l’introduzione di strumenti normativi specifici che spesso non piacciono a Bruxelles.
“Stiamo parlando – prosegue Viaggi – della tracciabilità del prodotto. A tutt’oggi non é sempre possibile far dichiarare la reale provenienza di ciò che stiamo mettendo in tavola. Sull’ottenimento definitivo di questa misura é necessario l’impegno di tutti”. Per Coldiretti il problema é talmente diffuso e pericoloso che proprio all’inizio del 2014 ha costituito una fondazione che si occupi di reati commessi da quelle che vengono definite delle vere e proprie agromafie. Avvalendosi della collaborazione del procuratore Gian Carlo Caselli, l’ente ha il compito di fornire i giusti strumenti di controllo su questi fenomeni alle istituzioni, proprio perché si arrivi a smascherare i prodotti contrafatti. “Questi crimini sono odiosi – conclude Viaggi – perché mettono a rischio il lavoro, i sacrifici e le aspirazioni di persone oneste e coscienziose”.