MASSA MARITTIMA – Iuc, Tari e salvaguardia degli equilibri di bilancio, tra i principali punti all’ordine del giorno discussi in consiglio comunale a Massa Marittima. Approvato innanzitutto, con voto contrario della minoranza, il regolamento dell’Imposta Unica Comunale (Iuc) che riunisce dal 1° gennaio 2014 i tributi Tari, Tasi ed Imu. Qui la Tari fa da ago della bilancia, poiché l’imposta sui rifiuti è stata trasformata dalla legislazione nazionale e collegata ad un nuovo principio ovvero chi produce più rifiuti più paga. Così mentre con la precedente imposta Tarsu, legata alle superfici e a determinate categorie sociali, il Comune poteva operare scelte politiche, come, ad esempio, quella di far pagare di più le banche e meno cittadini ed imprese, con la nuova Tari i margini di manovra lasciati dal legislatore sono limitati. «Nella stesura del regolamento – ha spiegato il sindaco Marcello Giuntini- abbiamo cercato di agire il più possibile sui pochi punti in cui la legge consentiva correttivi, per rendere la spalmatura del tributo più equa possibile. Abbiamo scelto innanzitutto di andare incontro per quanto possibile alle categorie che vivono situazioni di difficoltà: famiglie numerose, nuclei con un solo componente che spesso nel nostro tessuto sociale significa anziani, imprese agricole e non, attività in difficoltà. In particolare ai nuclei familiari di 5 e 6 persone si applicherà il coefficiente variabile di calcolo dell’aliquota, dei nuclei di quattro persone. Sono previsti sgravi fino all’80% per chi possiede vaste superfici al fine di non gravare troppo su questa categoria, che comprende anche il settore agricolo e si è cercato di stringere il più possibile la forbice tra le utenze che non registreranno un grande incremento dell’imposta e quelle per cui la normativa prevede invece un notevole aumento, come le attività di ortofrutta e di ristorazione. E’ stata inoltre prevista la possibilità per famiglie ed imprese in difficoltà di rateizzare il pagamento in quattro rate, anziché due come negli anni precedenti, in deroga al regolamento, rate che nel 2015 diverranno quattro, estendibili a sei per soggetti in difficoltà».
Sul voto contrario della minoranza il sindaco Giuntini commenta: «Non c’è giornata più facile per la minoranza, di quella in cui in consiglio si parla di tasse. In quel caso si esprime votando contro e fa sempre bella figura. A noi amministratori sta invece la responsabilità di applicare la legge e renderla il più equa possibile, agendo nelle fessure di variabilità su cui ci è concesso operare» Stesso esito per l’approvazione dei due punti: variazione di bilancio tesa ad assicurare gli equilibri di bilancio e salvaguardia degli equilibri stessi. Le due proposte sono state approvate rispettivamente con voto contrario della minoranza la prima e con voto contrario della Lista Civica Massa Comune e l’astensione del consigliere di “Massa va oltre” Luca Santini, la seconda. Su questo punto il Sindaco ha spiegato come negli ultimi mesi, in particolare da luglio a settembre 2014, lo Stato abbia operato ingenti tagli tra cui uno di oltre 200mila euro. Per questo è stato necessario prevedere di attingere ad una parte dell’entrata derivante da oneri di urbanizzazione, variante che si è affiancata a tante altre piccole modifiche da poche migliaia di Euro, come risorse aggiuntive per la manutenzione delle strade vicinali, un maggior esborso dei contributi previsti dal Pacchetto Scuola, una riduzione di spese per i servizi bibliotecari ecc.
Il capogruppo di Massa Comune Fiorenzo Borelli ha proposto di non tenere conto dei tagli, come forma di protesta nei confronti del Governo e non approvare gli equilibri ed osservato ad ogni modo l’inopportunità di attingere agli oneri di urbanizzazione. Giuntini ha risposto che la non approvazione degli equilibri ha conseguenze gravissime per un Comune ed è un atto irresponsabile nei confronti degli interessi dei cittadini, concordando sul fatto di manifestare comunque il dissenso dell’Amministrazione al Governo centrale. Sugli oneri il sindaco ha spiegato: «a settembre il bilancio è già fatto ed in gran parte speso e non è facile trovare capitoli da cui attingere. Resteranno comunque risorse per le manutenzioni e per gli interventi di sistemazione previsti nel capoluogo e nelle frazioni, alcuni già partiti, alcuni in partenza a breve o a medio termine. All’opposizione – ha concluso Giuntini a margine del Consiglio- chiederei contributi costruttivi, non sparate irrealizzabili: se non dagli Oneri di Urbanizzazione da dove avrebbero attinto? Questo si sono guardati bene da dirlo, probabilmente perché al di là di affermazioni di facciata non si poteva fare diversamente da come si è fatto. Noi abbiamo fatto quanto possibile».