GROSSETO – L’economia locale non mostra cenni di ripresa. Bastano pochi numeri, in tutta la loro crudezza, per dare a pieno il senso delle cose: meno di 230 mila abitanti e quasi 30 mila disoccupati; consumi individuali in picchiata, investimenti ridotti all’osso. Il rapporto tra natalità e mortalità delle imprese, almeno nell’artigianato, continua a peggiorare. Tra gennaio e giugno 2014, nella nostra provincia, la striscia negativa si è ulteriormente allungata: 242 iscrizioni e 339 cessazioni, aggravando il dato già estremamente negativo che aveva caratterizzato il primo semestre 2013 con 257 iscrizioni e 306 cessazioni. Meno iscrizioni, più cessazioni e, conseguentemente, meno occupati e minori opportunità di lavoro: per i giovani in primo luogo ma anche per chi, causa licenziamento o cessazione di attività, è chiamato a ridefinire, magari in età più avanzata, il proprio futuro. Fare impresa, oggi, è come praticare uno sport estremo: molti rischi e scarse possibilità di successo.
«Uno studio presentato da Istat e Isfol fa confermato, se mai ve ne fosse stato bisogno, la situazione insostenibile dell’artigianato Italiano con più di 550mila occupati persi tra il 2008 e il 2012 – spiega Renzo Alessendri, direttore di Cna Grosseto -, una situazione che determina, con il venir meno di quel mix insostituibile di competenze e saperi, un arretramento complessivo del sistema economico e produttivo. Ben vengano, dunque, le necessarie, per non dire indispensabili, forme di incoraggiamento e di aiuto: agli investimenti, al reintegro della liquidità e, non ultimo, alla creazione d’impresa».
Le misure proposte dalla nuova programmazione comunitaria ,con la Regione Toscana che ha già pubblicato i relativi bandi, vanno in questa direzione: finanziamenti a tasso zero rimborsabili in cinque (fino a 300 mila euro) e in otto anni (se l’importo è superiore); fondo di garanzia a sostegno della liquidità delle imprese (640 mila euro per singola impresa e 960 mila per gruppi di imprese); fondo di garanzia a sostegno degli investimenti (fino a 1.600.000 per singola impresa e 2.400.000 per gruppi di imprese); fondo di garanzia per investimenti in energie rinnovabili; fondo di garanzia a sostegno dell’imprenditoria giovanile, femminile e dei lavoratori già destinatari di ammortizzatori sociali; fondo di garanzia per lavoratori atipici.
«Di queste e di altre forme di sostegno agli investimenti, un bando Inail prevede contributi in conto capitale fino al 65 per cento a fronte di interventi di innovazione messa in sicurezza, si parlerà nel corso di una riunione che si terrà venerdì 26 settembre alle ore 17 presso la sala conferenze dell’Associazione. All’iniziativa, promossa dal Comitato Giovani Imprenditori Cna parteciperà, oltre al presidente dell’Associazione Riccardo Breda, anche l’assessore provinciale allo Sviluppo economico Gianni Chelini.