Torna l’appuntamento con la rubrica de IlGiunco.net “Hello Web, la comunicazione al tempo di internet”
a cura di Marco Gasparri*
Una recente indagine di Confcommercio definisce l’identikit dell’acquirente on line italiano. Se il cliente medio tradizionale è soprattutto donna sopra i 45 anni,coniugata e residente in comuni sopra i 40mila abitanti, l’acquirente digitale sembra essere machio, single, sotto i 45 anni e abitante in comuni inferiori ai 40mila abitanti.
Confcommercio afferma con certezza che gli acquisti on line sono cresciuti lo scorso anno del 15% per un fatturato tutto italiano di circa 12,6 miliardi di euro: una boccata di ossigeno in un periodo di calo di fatturato del commercio.
Dall’indagine svolta risulta che più della metà dei consumatori (55,6%) dichiara di aver acquistato almeno una vota on line e, nel 54,9% dei casi, ha cercato un prodotto su internet prima di acquistarlo in un negozio tradizionale.
Esistono infatti due tipi di consumatori: il Ropo (Research online, purchase offline) che cerca i prodotti su internet e poi li acquista in negozio e il Topo (Try offline, purchase online) che prova i prodotti in negozio e poi li compra su internet perchè generalmente costano meno.
Nonostante questi dati positivi la ricerca sottolinea molte ragioni che ancora frenano gli acquisti on line:
59,2% – l’impossibilità di provare il prodotto
53% – scarsa fiducia nei siti internet
43,7% – la mancanza di interazione con il venditore/commesso
38,3% – la mancanza di una connessione ad internet
27,7% – l’impossibilità di portare subito via il prodotto
23,8% – il timore di lasciare la propria carta di credito
23,1% – il timore che il prodotto arrivi danneggiato
18,1% – la difficoltà di restituire il prodotto in caso di insoddisfazione
9,5% – il pagamento di elevate spese di spedizione
A parte di questi dubbi sembra supplire la pubblicazione nella G.U. 58/2014 del Decreto Legislativo n. 21 di “attuazione della Direttiva europea 2011/83/Ue sui diritti dei consumatori” del 13 giugno 2014. In base ad essa il Codice del Consumo subisce sostanziali trasformazioni relative ai contratti a distanza (telefono e internet) e quindi anche agli acquisti on line.
Secondo la nuova norma:
– la consegna dei beni deve avvenire entro trenta giorni. In caso di ritardo, il contratto può essere sciolto conl’obbligo per il venditore di risarcire i danni;
– il pagamento con carta di credito, di debito o altro mezzo elettronico, non debba essere gravato di alcun costo aggiuntivo
– in tema di prezzi il venditore dovrà indicare chiaramente il costo totale del
prodotto o servizio incluso qualunque addebito supplementare (ad esempio le imposte o il costo del trasporto);
– in tema di diritto di recesso dal contratto il termine, senza necessità di motivazione, è stato elevato a quattordici giorni(contro i 10 precedenti). Il rimborso dovrà avvenire entro 14 giorni dal recesso (precedentemente 30) e dovrà coprire anche le spese di consegna
– in generale,l’esercente, non lo spedizioniere, assume su di sé il rischio di eventuali danni alle merci che si verifichino durante il trasporto e fino al momento in cui l’acquirente ne prende possesso.
* Marco Gasparri è Direttore di Studio Kalimero, agenzia di comunicazione e marketing. Si occupa da sempre di innovazione e di divulgazione di nuovi media e tecnologie.