ORBETELLO – 14 ibis eremita sono arrivate all’oasi del Ceriolo di Orbetello. L’ibis eremita è una specie di uccelli migratori che ormai da secoli risulta essere estinta sul territorio europeo. Non solo, questo volatile viene considerato a grave rischio estinzione su tutto il globo. Uno dei principali fattori di questa potenziale estinzione è la caccia illegale che ogni anno, soprattutto nel periodo migratorio, causa significative perdite nella già esigua comunità di ibis eremita.
Per far fronte a questa grave situazione, grazie ai finanziamenti dell’Unione Europea all’interno del progetto “Life+Biodiversity”, il WWF, insieme all’associazione austriaca Waldrappteam, ha studiato un piano d’azione per poter rimettere in libertà questa specie che ormai riesce a prosperare solamente in cattività.
L’ibis eremita infatti è al momento una specie che riesce a sopravvivere solamente grazie all’apporto dell’uomo, soprattutto durante il periodo invernale, durante il quale le regioni che offrono loro riparo per lo svernamento non riescono a fornire quantità di cibo sufficienti.
Lo scopo del WWF e del Waldtrappteam è proprio quello di far progressivamente decadere questa dipendenza dall’uomo dell’ibis eremita e di reintrodurlo nel suo habitat naturale e proprio per questo dal 2002 stanno lavorando a uno studio che fornisca un metodo adatto a ristabilire le colonie migratrici.
Per questo, a partire dal 2004, sono iniziate delle migrazioni guidate dall’uomo attraverso l’utilizzo di velivoli ultraleggeri. Ai piccoli volatili nati in cattività, infatti, è stato insegnato da “genitori adottivi umani”, sfruttando il così detto imprinting, a seguire gli ultraleggeri.
Durante la stagione autunnale i giovani ibis hanno dunque seguito lungo le rotte migratorie i “genitori umani” per poter approdare la migrazione presso le aree di svernamento, aree dove i piccoli diventeranno poi indipendenti.
In questa delicata e importantissima operazione il territorio di Orbetello gioca un ruolo fondamentale, soprattutto nella zona dell’oasi WWF del Ceriolo, punto di incrocio di numerose rotte migratorie e importante punto di riferimento per i volatili.
Quattordici piccoli Ibis sono arrivati la scorsa settimana all’oasi del Ceriolo e rimarranno sul territorio per il periodo di svernamento per poi riprendere la propria migrazione sulla rotta che porta dal Nord Africa all’Austria.
Durante questo periodo gli ibis saranno seguiti dai “genitori adottivi” , dal WWF e dal Waldtrappteam e sono stati dotati tutti di un dispositivo GPS che permetterà di seguire gli spostamenti degli ibis durante le migrazioni, andando anche a costituire una banca dati in tempo reale.
«Come amministrazione – afferma il sindaco Monica Paffetti – siamo orgogliosi di fare parte di un progetto così importante per salvaguardare una specie a grave rischio di estinzione e vogliamo cogliere l’occasione per rilanciare l’attenzione da parte di tutti verso queste tematiche. La salvaguardia dell’ambiente che ci circonda e delle specie animali del pianeta è una missione importante che tutti noi dovremmo avere a cuore, promuovendo non solo azioni e progetti come questo che riguarda l’ibis eremita, ma anche attraverso le buone pratiche che ogni giorno possiamo perpetrare rivolte anche alla lotta contro il bracconaggio e alla caccia illegale».