MASSA MARITTIMA – Arrivano dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, gli apprezzamenti per il docu film su Norma Parenti “Il terzo giorno d’estate”, realizzato dal regista Riccardo Bicicchi e musicato dal maestro Maurizio Morgantini. Il lungometraggio dedicato alla sorprendente figura di Norma, giovane madre di appena ventitré anni, uccisa dai nazifascisti per aver prestato soccorso ai partigiani, è stato prodotto nell’ambito delle iniziative dedicate al 70esimo anniversario della Liberazione e finanziato dalla Regione Toscana e dal Comune di Massa Marittima.
Il docu film sulla ragazza simbolo dei principi di giustizia morale e solidarietà della guerra di Resistenza, divenuta per questo Medaglia d’Oro al Valor Militare, era infatti stato inviato alla presidenza della Repubblica, che ha espresso “il più vivo apprezzamento per l’iniziativa promossa” ed inviato i più cordiali auguri e saluti. Un estratto del film docu è sul sito del Corriere della Sera www.corrieredellasera.it a questo link.
Il 9 settembre ricorre il 70esimo anniversario anche dall’intitolazione della via del centro storico massetano a Norma Parenti, sancita dalla Giunta Comunale 123 del 9 settembre 1944 con la seguente motivazione espressa dal Sindaco Vittorio Rossetti: “Massa Marittima riconosce in Norma Parenti Pratelli l’espressione più pura, più luminosa della Sua Testa e della sua volontà di lotta di libertà. Riconosce in Lei la sua Eroina; la segue”.
“Sono particolarmente entusiasta e soddisfatta dei risultati di questo progetto che ci riporta a contatto con gli autentici valori di libertà, giustizia e aiuto reciproco; – commenta il vice sindaco Luana Tommi, che in continuità tra la vecchia e la nuova Amministrazione lo ha sostenuto- valori che in una società non dovrebbero mai venire a mancare e che racchiudono tutto il significato della lotta di Resistenza e di quella Liberazione che oggi, a settanta anni di distanza, andiamo a celebrare e ricordare”.
Norma Parenti è stata una figura di grande rilievo ed ispirazione, ma nonostante ciò, su di lei e sulla sua breve vita si è sempre saputo poco. L’avvicinarsi dei settant’anni dalla sua morte ha stimolato la ricerca, sia quella sui documenti d’archivio, sia quella delle poche testimonianze orali che è ancora possibile raccogliere. La scoperta fortuita un paio d’anni fa, di alcune foto di Norma mai viste prima, abbandonate da qualcuno, ha poi senz’altro dato una svolta significativa alle ricerche su di lei; approfondimenti che hanno portato alla realizzazione del docu- film e di un libro, in cui emerge l’immagine potente e moderna di una giovanissima donna. Una donna, madre di un bambino di pochi mesi, che non è rimasta passivamente a guardare le atrocità che tormentavano quell’epoca, ma si è impegnata direttamente con grande generosità e gesti anche eclatanti, come quello di dare sepoltura a Guido Radi detto Boscaglia, partigiano ucciso a 19 anni e abbandonato sul sagrato del Duomo di Massa Marittima col divieto di sepoltura. I gesti che le costarono la vita, insieme alla sua natura di donna libera e di grande umanità, tornano oggi, grazie a queste opere, a rivivere sempre più nella memoria collettiva. Su di lei Roberta Pieraccioli, direttore della Biblioteca e dei Musei di Massa Marittima ha scritto un testo dal titolo “La ragazza che portava i pantaloni”, che l’attrice Daniela Morozzi ha inserito nel suo spettacolo “Articolo femminile”, accompagnato da Stefano Cocco Cantini all’esecuzione musicale e attualmente rappresentato in giro per la Toscana.