FOLLONICA – “Di operai alla fame ce ne sono già molti in questa regione: bisogna continuare una lotta, la battaglia, collettiva con istituzioni e sindacati”. Così, oggi il governatore toscano Enrico Rossi ha commentato la lettera che Paolo Francini, operaio dell’acciaieria Lucchini di Piombino, ha indirizzato a lui, al governo e al segretario nazionale della Fiom, nella quale annuncia uno sciopero della fame per sensibilizzare le Istituzioni sulla vicenda dello stabilimento in fase di progressiva chiusura.
Al commento di Rossi si aggiunge anche quello di Gabri Bartoletti, segretario di Rifondazione Comunista di Follonica, comune da cui provengono molti operai della Lucchini. «Esprimo la mia solidarietà e quella del Circolo Che Guevara a Paolo Francini, operaio Lucchini che da domani mattina fino a lunedì mattina sarà all’ingresso di Piombino, nell’aiuola pubblico all’ingresso dello stabilimento S.O.L., facendo lo sciopero della fame per sensibilizzare ancora una volta le istituzioni sulla vicenda Lucchini e del comprensorio in generale. Non dimentichiamoci infatti che il dramma occupazionale è vissuto anche dai lavoratori dell’indotto ed il futuro di molti di loro è a rischio (1500 lavoratori della provincia di Grosseto sono, erano, occupati nel Polo piombinese). Una volta si scioperava e si scendeva in piazza per l’aumento di salario, oggi lo si fa per il posto di lavoro. Si sono dimenticati di Piombino e dei suoi operai. Ricordiamoglielo noi, ritorniamo nelle piazze e riscopriamo la solidarietà tra lavoratori: se non ci aiutiamo da soli non ci aiuta nessuno. Noi non #stiamosereni: al contrario siamo molto preoccupati delle politiche che, sia a livello locale sia a livello nazionale, sta portando avanti questo Partito Democratico».