MONTICELLO AMIATA – Sono 600 le osservazioni dei cittadini in merito al progetto geotermico denominato Montenero, che dovrebbe sorgere, ad opera della Gesto Italia srl, nel territorio comunale di Castel del Piano, alle porte di Monticello Amiata. Le osservazioni sono state spedite al Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare. A spedirle la segreteria del Comune di Cinigiano: «molte quelle dei cittadini, importantissime quelle delle aziende e degli esercizi pubblici – affermano dal Comitato Agorà – Cittadinanza Attiva -. Toccante e profonda l’osservazione di Don Antonio Bartalucci, Parroco di Monticello, Cinigiano, Porrona, Santa Rita, Castiglioncello Bandini e Montenero che, con parole dense, unisce la religiosità dei luoghi e delle popolazioni con le tradizioni, le radici, l’economia e l’etica chiedendone il rispetto».
«Venti sono le osservazioni tecniche sul progetto dell’impianto preparate da un docente universitario di ingegneria elettrica nelle quali si chiede ai proponenti un profondo riesame di molti aspetti del progetto e si solleva, tra altri, preoccupazione sulla stabilità delle strade, sull’inquinamento magnetico, sul rumore, sulla presenza di liquidi infiammabili, sulle polveri sottili e sul gas radioattivo radon – prosegue il Comitato -. Le osservazioni culturali e sociali della Proloco di Monticello Amiata tracciano la ricca storia di questo paese e la sua inequivocabile vocazione turistica e agricola. Inoltre osservazioni di grande significato sono state presentate dal Consorzio Seggiano DOP e dalla Associazione per la valorizzazione della Castagna del Monte Amiata IGP, attività che subirebbero un gravissimo danno economico con la perdita di centinaia di posti di lavoro a fronte delle pochissime unità offerte da un impianto geotermico».
«Il numero delle osservazioni è elevatissimo come del resto la loro qualità, ciò testimonia quanto l’opposizione alla costruzione della centrale della Gesto Italia srl sia compatta e irremovibile – precisa ancora la nota -: tutti uniti a ribadire la vocazione turistica e agricola delle nostro territorio e a difenderlo da ogni speculazione. Le oltre 600 Osservazioni dei cittadini si concentrano su temi assai preoccupanti, quali la stabilità delle loro abitazioni (costruite tra il 1200 e il 1900) che rischiano lesioni o crolli per effetto dei movimenti tellurici riconducibili alle attività dell’impianto; l’eventuale aumento degli inquinanti (quali l’arsenico) nell’acqua dei pozzi e delle sorgenti utilizzate per l’irrigazione degli orti e per l’abbeveramento degli animali; i possibili danni agli uliveti, ai castagneti e ai vigneti per effetto dei lenti movimenti del terreno; gli irreparabili danni al bellissimo paesaggio e la paura, per chi ha abitazioni e terreni in vicinanza dell’impianto, per possibili incendi o esplosioni dell’impianto legate all’utilizzo di materiali fortemente infiammabili. E per oltre 650 volte, con una dichiarazione esplicita e specifica, i cittadini hanno espresso la loro totale contrarietà alla realizzazione dell’impianto geotermico in difesa del loro territorio».