di Barbara Farnetani
GAVORRANO – È un viaggio-racconto quello di Sergio Staino. Un viaggio nella sua vita, nel suo passato. Nella sua storia personale. Il rapporto con la madre, quei primi cinque anni di vita in cui è nata la passione per il disegno, ma anche la passione politica, in contrasto con il fare ossequioso verso il potere del padre carabiniere.
Al teatro della miniera di Ravi Marchi il vignettista ha parlato della lotta sindacale dei minatori di Ravi, del nonno fiorentino che non amava il genero del sud, ma anche della Toscana, terra di questo viaggio che Staino ci mostra con gli occhi dell’alter ego Bobo. Bobo e la politica, Bobo e il sesso, Bobo e l’impegno politico… e la famiglia di Bobo, che è poi quella di Staino, la moglie Bibi, i figli… il tutto accompagnato al pianoforte da Leonardo Brizzi.
La serata si è aperta con una degustazione di vini locali; un’idea, quella delle degustazioni a filiera corta, che il prossimo anno potrebbe essere estesa anche ad altri spettacoli della stagione del Teatro delle Rocce.