MANCIANO – «I bambini delle scuole dell’infanzia mancianese restano a piedi. Lo ha stabilito l’amministrazione Comunale di Manciano in una delibera dello scorso 31 luglio. Il contratto per il servizio del trasporto scolastico è cessato in anticipo a causa del fallimento della ditta che aveva in appalto il servizio». A parlare è Mario Mecarozzi, capogruppo della lista civica Manciano Comune aperto.
«L’amministrazione Galli ha preso la palla al balzo per rivedere il tutto, tagliando inspiegabilmente la maggior parte dei servizi di trasporto, formulando una nuova gara di appalto che prevede una riduzione del chilometraggio delle linee di trasporto delle scuole primarie e secondarie di secondo grado, mediante la percorrenza delle sole strade regionali e provinciali di maggiore importanza e la previsione di non più di cinque punti di raccolta – prosegue Mecarozzi -. Il fatto più grave è l’eliminazione delle linee di trasporto delle scuole dell’infanzia sostituita da un buono servizio a favore delle famiglie dei bambini. Aumento di tasse e diminuzione dei servizi: avevamo un servizio ed ora non c’è più».
«La scarsa conoscenza della realtà territoriale limita fortemente la capacità di valutazione e la lungimiranza sulle scelte – continua la lista civica -. Le campagne del nostro Comune, quelle dalle quali provengono gran parte dei bambini che popolano le scuole delle piccole frazioni, sono composte di donne e di uomini per i quali questo servizio di trasporto è indispensabile più che altrove. Cinque punti di raccolta soltanto implicano un impegno troppo gravoso per questi genitori, al punto che corriamo il rischio che i nostri bambini vengano iscritti presso scuole di comuni limitrofi i quali invece erogano servizi ai propri cittadini; l’amara ed indigeribile conseguenza di questa possibile situazione è che le nostre scuole, come quella di Poggio Murella, vengano chiuse. A tante cose si può rinunciare ma non certo al diritto allo studio ed alla cultura che sono le fondamenta per l’emancipazione e la crescita di una sana e civile società».