di Barbara Farnetani
MARINA DI GROSSETO – È stata sequestrata l’attrezzatura utilizzata dai tre sub morti per l’immersione fatale alle isole Formiche. Non è ancora chiara la dinamica che ha visto morire, uno dopo l’altro i tre subacquei Fabio Giaimo, 57 anni, Gianluca Trevani, 35, e Enrico Cioli, 37 di Perugia e Bastia Umbra. Tutto è avvenuto in una manciata di minuti. La chiamata alla Guardia costiera è arrivata alle 11.54. Parlava di un sub in difficoltà, poi gli uomini in difficoltà diventano tre, e infione quattro.
Da una prima ricostruzione sembra che il primo a sentirsi male sia stato il più anziano del gruppo. L’uomo avrebbe iniziato a risalire battendosi la mano al petto. Questo avrebbe innescato una reazione a catena dei compagni che, nel tentativo di aiutare l’amico in difficoltà, sarebbero risaliti troppo velocemente. Comnpreso il quarto sub che però avrebbe optato per una risalita meno veloce salvandosi di fatto la vita. Ovviamente, al momento, non si esclude nulla, neppure un eventuale difetto nelle bombole.
La Guardia costiera ha raggiunto l’isola grande delle Formiche, dove è atterrato anche Pegaso, ma per tre dei quattro sub non c’è stato nulla da fare. Il quarto invece, in stato di incoscienza, è stato subito trasferito all’ospedale Misericordia.
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