SANTA FIORA – Chiede chiarezza, Riccardo Ciaffarafà, capogruppo della lista “un comune per tutti”, chiarezza sull’affidamento del servizio di comunicazione del Comune «Come prima e più di prima – scrive Ciaffarafà -: siamo evidentemente alla gestione della cosa pubblica nel peggiore dei modi possibili. È bene che gli organi competenti facciano chiarezza e intervengano almeno questa volta». I consiglieri Giacomo Albertini Riccardo Ciaffarafà e Paolo Vichi, a tal proposito, hanno anche presentato un’interrogazione sull’«incarico che il sindaco ha dato ad “affidamento diretto” alla società Arca per 5 mesi al costo di 6.900 euro per la “comunicazione”».
«La società affidataria del servizio – si legge nell’interrogazione – è una società a responsabilità limitata con unico amministratore (Margherita Travagli) con quote sociali al 16/11/2010 per un ammontare di 10.000 euro, in proprietà ad un unico socio (Massimo Cipriani), ed un addetto dell’impresa. Nella Deliberazione n. 67/2014 – prosegue l’opposizione -, si legge che il servizio è affidato a: “società che opera con giornalisti iscritti all’albo di comprovata esperienza”, e che “La Provincia di Grosseto con delibera consiliare del 17 luglio 2014 prevede servizi di comunicazione ed ufficio stampa in convenzione in forma associata con i Comuni nel rispetto dei principi di economicità, efficacia ed efficienza, nella logica di ricerca di economie di scala più convenienti”, e di seguito: “Nelle more di quanto previsto dalla Provincia e in attesa dell’attuazione del provvedimento, il Comune di Santa Fiora ritiene necessario affidare il servizio di comunicazione istituzionale con figure professionali adeguate per il periodo che va dal 1/8/2014 al 31/12/2014”».
«Consultando l’albo pretorio online dell’amministrazione provinciale – proseguono Ciaffarafà, Albertini e Vichi -, non risulta sia stata assunta dal Consiglio provinciale una delibera consiliare il 17 luglio 2014 contenente “servizi di comunicazione e ufficio stampa in convenzione in forma associata con i Comuni”, almeno fino a oggi». Per questo i consiglieri chiedono al sindaco «se, per l’assegnazione del servizio comunicazione il Comune di Santa Fiora ha messo a confronto più preventivi, se ciò è avvenuto, si vogliono conoscere i nomi e le cifre richieste per l’espletamento di tale servizio da eventuali altri soggetti; se non si ritenga, per le esigenze del Comune, sproporzionata la cifra impegnata per un servizio da svolgere dal 1° agosto al 31 dicembre 2014; quali e quanti sono, considerata la consistenza degli addetti della società Arca Srl, come desunta dalla visura camerale, gli addetti per questo servizio del comune di Santa Fiora, indicandone il nome, i requisiti professionali e l’iscrizione all’albo dei giornalisti così come previsto dalle norme vigenti»
Ciaffarafà chiede anche «se corrisponda al vero che la società alla quale è stato assegnato il servizio comunicazione del Comune, Arca Srl o Arca Factory, abbia curato professionalmente la campagna elettorale per le elezioni amministrative del 25 maggio scorso della lista “Progetto Santa Fiora” e del candidato a sindaco Federico Balocchi; se, nel caso in qui la società Arca Srl o Arca Factory abbia curato professionalmente tale campagna elettorale, ritenga di chiarire se la prestazione è stata liquidata parzialmente o totalmente dalla lista elettorale e/o dal candidato sindaco, e quanto è stata la cifra totale per tale attività; se ritenga irrilevante la circostanza, atteso che il candidato stesso era in quel periodo assessore provinciale e, come risulta dalla visura camerale della società sopra richiamata, il proprietario esclusivo della stessa è il signor Massimo Cipriani, dipendente della provincia, il quale ricopre un ruolo cardine nel settore comunicazione dell’amministrazione provinciale stessa, altresì osservando che il Corecom della Toscana, ha sancito la violazione all’Art 9 della legge 22 febbraio 2000 n. 28, commessa dallo stesso ufficio stampa della Provincia nell’attività di comunicazione afferente l’allora assessore Federico Balocchi in periodo di campagna elettorale; ordinando peraltro la pubblicazione della Deliberazione sull’home page del sito istituzionale della Provincia di Grosseto». Ciaffarafà conclude affermando che l’interrogazione è stata anche «trasmessa per conoscenza alla Prefettura di Grosseto e all’Ordine dei Giornalisti della Toscana».