Torna l’appuntamento con la rubrica de IlGiunco.net “Hello Web, la comunicazione al tempo di internet”. Per i saldi autunnali correremo tutti da Zuckerberg?
a cura di Marco Gasparri*
Dopo averci chiesto i nostri “mi piace” adesso Facebook chiederà anche i nostri soldi. Con un semplice clic. Il social network fondato da Zuckerberg ha infatti iniziato a testare su alcuni utenti un nuovo tasto ‘Buy’ (ovvero ‘Compra’) che permetterà agli utenti di comprare prodotti di piccole e medie imprese pubblicizzati sul sito.
Il nuovo servizio è un passo importante per l’avanzata del social network nel redditizio mercato degli acquisti online. Il nuovo servizio sarà disponibile presto sia sulle versioni desktop che mobile del sito.
Del resto già da mesi Facebook offre la possibilità alle imprese creare dei negozi e-commerce sulla loro Pagina Fan. Il nuovo passo sarà l’ulteriore semplificazione di quanto già insomma testato sino ad ora e già denominato F-Commerce (Facebook Commerce).
L’utilizzo di un Social Media nel processo di vendita riconduce l’F-commerce nella categoria del Social Commerce che si fonda sulla condivisione di opinioni e di esperienze d’acquisto, grazie ai social media.
L’ F-commerce non solo aiuta le aziende nella vendita, ma si sta rivelando uno strumento molto importante per: l’acquisizione di nuovi clienti, la fidelizzazione di quelli già acquisiti, la diffusione del brand e per migliorare l’esperienza d’acquisto. Il consumatore a sua volta, confrontandosi con la comunità social ha la possibilità di effettuare acquisti in maniera sempre più consapevole.
Un interessante studio della Forrester Research sulla fan-economics di Facebook, realizzato analizzando alcuni dei brand più importanti già attivi nel F-Commerce (Coca-Cola, Blackberry, Best Buy, Wal-Mart) è giunto alla conclusione che: i fan su Facebook sono i clienti più preziosi.
Infatti risulta che tra i tra i fan, rispetto ai non fan, ci sono più probabilità di:
a) considerare l’acquisto
b) procedere all’acquisto (79% contro il 41%)
c) raccomandare il prodotto (74% contro il 38%)
Per capirsi un fan di Samsung vale circa il 90% in più di un cliente abituale perché ogni fan di Samsung procura un nuovo cliente a Samsung stessa ogni anno aiutando l’azienda ad incrementare quote di mercato nel tempo.
Esistono due categorie di F-Commerce: On-Facebook ed Off-Facebook
Per F-Commerce On-Facebook si intende la realizzazione di un servizio e-commerce direttamente all’interno della Fan Page del brand.
Per F-Commerce Off-Facebook, invece, si intende l’integrazione del tradizionale sito e-commerce con le funzioni social di Facebook. Questo è possibile grazie al Open Graph Protocol. Ovvero, quando qualcuno per esempio clicca sul bottone “I like”, come “share” o “comments”, riferito ad un prodotto presente nella pagina e-commerce, il prodotto appare immediatamente sulla propria bacheca generando viralità.
Gartner Inc., leader mondiale per ricerca e consulenza in Information Technology, afferma che entro il 2015 le aziende genereranno il 50% delle vendite via web tramite la loro presenza Social. La strada imboccata dall’ F-Commerce sembra essere quella giusta. Facebook, con i suoi circa 700 milioni di utenti, potrebbe rappresentare un mercato potenziale enorme, tanto da spingere alcuni analisti ad ipotizzare che nei prossimi cinque anni il valore delle transazioni eseguite via Facebook sarà maggiore di quello di Amazon.
Il futuro dell’e-commerce non può che essere in crescita, soprattutto in Italia dove c’è ancora molto spazio. L’f-commerce, a mio avviso, non sarà alternativo all’e-commerce tradizionale, ma uno degli ulteriori canali da implementare insieme alle classiche strategie di web marketing per lo sviluppo dell’e-commerce.
Fermo restando che il sito (inteso come piattaforma), i contenuti ad esso collegati, la presentazione dei prodotti e navigabilità, restano fondamentali e sono e saranno il punto cardine di una strategia di lungo termine di successo
* Marco Gasparri è Direttore di Studio Kalimero, agenzia di comunicazione e marketing. Si occupa da sempre di innovazione e di divulgazione di nuovi media e tecnologie.