di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – Grossetofiere punta al rilancio con un progetto di sviluppo strategico da implementare nei prossimi anni. La fresca nomina di Antonfrancesco Vivarelli Colonna alla presidenza regala nuovi stimoli per guardare al futuro. Ripartendo dal mandato appena concluso da Riccardo Breda, ci sono numeri confortanti come i 3.640 espositori e i 438mila visitatori che hanno animato le 24 fiere del centro a partire dall’aprile del 2009, ma anche preoccupazioni per uno sviluppo rimasto bloccato dalla carenza di risorse, male cronico di questi ultimi anni. Intanto però, Vivarelli Colonna accetta la difficile sfida, pronto a rimboccarsi le maniche sin da subito: «I primi giorni della nuova presidenza sono stati contraddistinti dagli incontri con le associazioni di categoria – spiega -. La capacità di interagire e relazionare contraddistinguerà il mio mandato, perché c’è bisogno di tutti in maniera costruttiva, in quanto Grossetofiere, come soggetto, non può farcela da solo. L’impresa non è delle più semplici, ma per ottenere un obiettivo bisogna crederci e io ci credo».
Il nuovo progetto strategico, quindi, passa dal consolidamento e dal potenziamento delle manifestazioni organizzate. Al centro, come da tradizione, verrà messa la Fiera del Madonnino, giunta alla 37^ edizione. Del resto i risultati della manifestazione si mantengono su numeri di assoluto rilievo. la futura strategia prevede cinque passaggi significativi: riportare in Maremma la mostra nazionale dei bovini di razza Chianina, coinvolgere le associazioni di categoria, confermare lo spostamento della fiera “Giardini di marzo” all’interno del Madonnino, allargare la collaborazione con Eima per quanto riguarda i macchinari agricoli e proseguire nella politica di portare banche e enti all’interno della fiera con stand di rappresentanza. «Resta sotto inteso che Grossetofiere non può vivere solo di Madonnino – osserva Vivarelli Colonna -, serve un altro grande evento e una serie di iniziative minori che facciano da contorno». Ecco allora che verranno consolidati altri appuntamenti classici come la Mostrascambio auto moto e modellismo d’epoca, l’AMO Agricultural Machinery Opportunity e Grosseto Sposi. A questi si aggiungono le linee guida per l’organizzazione di nuove iniziative, tra cui quelle legate alle filiere agroalimentari, outlet temporanei, un evento natalizio ludico-ricreativo e la Festa dell’Agricoltura.
Convinto del rilancio anche l’assessore provinciale Gianfranco Chelini che fissa un punto di riferimento collegato alle nuove tecnologie per lo sviluppo futuro: «Una forte novità – afferma – potrebbe arrivare dal web, con una piattaforma social funzionale al sistema di promozione e conoscenza del territorio». Per il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi: «Il concetto di continuità è il primo segnale, abbinata alla volontà di sperimentare, utile allo sviluppo del polo fieristico che possa durare tutto l’anno». Convinto della scelta fatta, ma anche preoccupato per il futuro appare Giovanni Lamioni, presidente della Camera di commercio che è anche il socio di maggioranza per quanto concerne Grossetofiere: «Antonfrancesco Vivarelli Colonna poteva fare anche scelte più comode dal punto di vista imprenditoriale, ma ha scelto la Maremma. C’è bisogno di persone come lui. Resto speranzoso per il futuro anche se la sfida è difficile e non nego una certa preoccupazione. Con Grossetofiere eravamo arrivati a metà del guado, ma gli eventi economici degli ultimi 5 anni anni ci hanno riportato alla riva di partenza. La struttura è incompleta ma ha gli stessi costi di un polo fieristico ultimato. I capannoni sono solo due e piccoli, e c’è una difficoltà legata ai parcheggi e al raggiungimento della zona. Tutte problematiche che avevamo ben presenti, ma la mancanza di risorse degli ultimi anni non ci ha consentito di sviluppare la struttura come era stata progettata. La sfida, quindi, è molto ardua, ma come Camera di commercio siamo al fianco del presidente Vivarelli Colonna, in questo momento servono coesione e fantasia».