MAGLIANO IN TOSCANA – «Il problema di Sel è la loro incapacità di fare una critica interna, di capire cioè il perché di questa devastante sconfitta. Tutto si cerca di mettere in dubbio meno che questo». A parlare è l’ex segretario Pd a Magliano in Toscana Fausto Bandinelli, che risponde a Marco Sabatini «Noto con grande rammarico che Marco Sabatini, assieme a tutti gli altri esponenti di SEL, non si dia pace di quanto avvenuto a Magliano. Ho più volte ribadito quali erano state le posizioni della loro candidata riguardo alla mia persona dopo le primarie. Sembrerò ovviamente monotono, nell’affermare, per l’ennesima volta, che, maturatasi alle primarie la mia sconfitta, sottolineata con grande sportività da Sabatini ed altri, io non sono stato preso per niente in considerazione».
«L’unico invito ricevuto dalla loro candidata sindaco – ricorda Bandinelli – è stato quello di sentirmi dire: «Ma tu non vuoi stare in lista con me, vero?». Tutto questo con l’insistenza cui si chiede di cenare ad un malcapitato ospite, piombato tra le mura domestiche casualmente, mentre stai già mangiando. Credo che il distacco voluto da Eva Bonini nei miei confronti sia ben noto ad alcuni maglianesi e ad esponenti del partito che hanno invano tentato di spiegargli che un mio riavvicinamento sarebbe stato utile soprattutto per lei. La sicurezza che li aveva investiti dopo la vittoria delle primarie, loro malgrado, non si è verificata in seconda battuta».
«Vorrei capire perché si continui a sventolare questi grandi valori di sinistra affermando che appartengono solo a loro. Ricordo a Sabatini che la mia famiglia, riguardo ad appartenenza politica di sinistra, potrebbe sicuramente dargli qualche consiglio. Il problema, a mio avviso, è quello della loro incapacità di fare una critica interna. L’astio che Sabatini nutre nei confronti di una parte, ma a mio avviso di tutto il PD, risiede forse nel fatto che molti dei suoi compagni di partito vi confluiscono quotidianamente. Mi chiedo che accoglienza saremo costretti a riservargli qualora anche lui dovesse percorrere la stessa strada. Da qualche tempo sono un libero cittadino – conclude Bandinelli -, che può percorrere le proprie scelte, condivise e non dagli esponenti di SEL».