GROSSETO – Continua il dibatitto cittadino sulla nota ordinanza che di fatto estende le aree pedoanali nei fine settimana nel centro storico di Grosseto. Questa volta ad intervenire a favore della decisione presa dal comune è l’associazione “Grossetociclabile”.
“A noi piace, – scrive Angelo Fede dell’associazione “Greossetociclabile” perchè per una volta tanto il provvedimento propone la sperimentazione, anche se per soli 4 mesi, di una nuova gestione di aree e spazi comuni, in questo caso il cuore del centro storico della città, con l’obiettivo di migliorare la mobilità delle persone e mobilità, per buona pace di tutti, non vuol dire auto in sosta ma persone che si muovono e vivono in spazi condivisi. Ci piace perchè, ad esempio, toglie il traffico motorizzato in via Mazzini nel tratto da Piazza Gioberti a Piazza dei Maniscalchi, istituisce il divieto di sosta anche temporanea su Piazza del Sale (altrimenti a cosa è servito spendere soldi per la riqualificazione di quell’area) revoca gli stalli riservati ai veicoli dell’Amministrazione Comunale lungo via Saffi, rendendoli liberi per i residenti. Più spazio, più sicurezza, più mobilità, più qualità della vita e più libertà di vivere, di spostarsi agevolmente, a piedi o in bicicletta. Non necessariamente tutti la possiamo pensare alla stesso modo, ed infatti ancora una volta, prima che la sperimentazione abbia inizio sono le polemiche ad imperversare, e si che si parla di sperimentazione e già nella mozione presentata al Consiglio Comunale, e riportata nell’ordinanza, si definisce di provvedere, contestualmente al suo avvio “alla realizzazione di uno screening vero e proprio dei dati rilevati, assumendo anche le giuste, corrette ed aggiornate informazioni tramite il contatto diretto con i cittadini, i residenti che abitano nel centro della ns. Città, ma anche i commercianti e gli imprenditori che operano all’interno del perimetro delle mura e tutte le associazioni di categoria interessate a vario titolo…”».
«Ci piace quindi, ma alla una nuova regolamentazione del transito e della sosta dei mezzi a motore, il miglioramento della mobilità in Centro Storico dovrebbe a nostro avviso passare attraverso un’ accresciuta attenzione verso i mezzi ecologici, prima di tutte la bicicletta».
«Anche in considerazione dell’istituzione del divieto di transito ai velocipedi su Corso Carducci, riteniamo indispensabile incrementare gli spazi per la sosta “sicura” delle biciclette, con il posizionamento di nuovi e funzionali stalli a ridosso delle via di accesso al Corso e nelle aree limitrofe a piazza Dante e in Piazza Pacciardi. Risulta altro modo inutile e controproducente, mantenere stalli sosta per le biciclette lontano dal centro o peggio, immediatamente fuori dalla cinta muraria».
«Un altro incentivo ad un uso della bicicletta in centro, può venire dall’applicazione di nuovi regolamenti sul doppio senso di marcia “limitato” alla biciclette. In area ZTL (ed in generale nelle Zone 30) è possibile, grazie alla nuove indicazioni introdotte dalla nota della Direzione Generale per la sicurezza stradale del Ministero Infrastrutture e Trasporti che, accogliendo una proposta della FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) ha da tempo, dato parere favorevole alla circolazione delle biciclette nei due sensi di marcia nelle strade a senso unico. Tale soluzione tecnica può essere applicata “su strade larghe almeno 4,25 metri, in zone con limite di 30 km/h, nelle zone a traffico limitato e in assenza di traffico pesante”».
«A tal proposito in data 11 marzo 2013 sono stati eseguiti, a cura dell’Associazione FIAB Grossetociclabile, alcuni rilievi delle sezioni stradali del centro (in particolare via Saffi e via Mazzini) finalizzati alla verifica delle dimensioni minime per il doppio senso “limitato” alle biciclette. Dai nostri rilievi risulta che via Saffi ha, per tutta la sua interezza, le dimensioni minime per il doppio senso “limitato” alle biciclette. Via Mazzini ha le dimensioni minime, escluso il tratto in uscita su Piazza del Sale e, dall’altro estremo, ad un brevissimo tratto in prossimità di Corso Carducci (nei pressi della salita al bastione Garibaldi per intendersi), in quest’ultimo, tuttavia, con minime modifiche al profilo dei marciapiedi, si potrebbero ricreare le misure minime previste dalla nota ministeriale».
«Ovviamente la sperimentazione andrebbe avviata, altrimenti di cosa si parla? ».