ORBETELLO – «I lavori di ripristino della spiaggia a nord della foce del fiume Albegna si sono appena conclusi e alla prima mareggiata tutto si è rilevato inutile – esordiscono Chiara Piccini (Oltre il Polo) e Luca Minucci (FdI-AN) -. Dopo la firma del protocollo d’intesa tra Regione, Provincia e Comune di Orbetello nelle scorse settimane erano iniziati, tra le polemiche dei gestori delle attività presenti nel territorio, i lavori che dovevano ripristinare la spiaggia fortemente erosa dal mare negli ultimi anni. Già la tempistica dell’intervento, ci aveva lasciato alquanto perplessi, difatti i lavori si sono svolti in piena stagione estiva con i bagnanti a dover condividere la spiaggia con i macchinari in opera, con non pochi disagi».
«Alcuni imprenditori avevano lanciato un grido di allarme, provando in maniera del tutto legittima a denunciare lo stato delle cose, ma la risposta che arrivò dal comune a nome dell’assessore Chiavetta, fu quella di insinuare che tutto era il frutto di una fantomatica campagna elettorale alle porte – aggiungono -. Ieri terminati i lavori, abbiamo assistito con la prima mareggiata alla vanificazione di tutto il lavoro fatto. Tutto pagato con soldi pubblici, 542.279,74 euro per la precisione, era chiaro anche ai non addetti ai lavori che per migliorare la situazione occorrono interventi struttuali ben più importanti e che questo non è altro che lo specchio di come siamo amministrati sia a livello regionale che locale».
«Crediamo che di fronte a tutto questo, gli assessori preposti debbano dare spiegazioni alla cittadinanza, ai turisti e agli operatori turistici. Inoltre la movimentazione della sabbia sul fondale ha reso motosa e veramente poco invitante il mare in quel tratto di costa così da creare un’ulteriore danno all’immagine della nostra costa. Inoltre il comune con la delibera che vieta il rimessaggio all’interno delle strutture, come ormai è di consuetudine, cambia le regole a partita in corso, creando anche qui disagi agli operatori, specifichiamo che non siamo contrari – concludono Piccini e Minucci – ma che la tempistica delle scelte è importante e con contratti già stipulati non è giusto continuare a mettere in difficoltà chi crea lavoro e indotto per tutto il territorio».