GROSSETO – Soddisfazione sola a metà del presidente Cia di Grosseto Enrico Rabazzi per il decreto legge emanato dal governo che recepisce le sollecitazioni della Confederazione Agricola a favore delle piccole aziende agricole relativamente all’abbruciamento dei residui vegetali.
«Se possiamo dirci soddisfatti per la risposta che questo decreto dà alle esigenze espresse dagli imprenditori del settore, devo esprime con forza il rammarico per il fatto che i periodi e gli orari per la combustione sono stati demandati ai sindaci che dovranno notificarli tramite ordinanza – è stato il commento di Rabazzi -.Una decisione che rischia di allungare i tempi e generare confusione tra gli imprenditori agricoli».
«Per questo sarà mia cura immediatamente sollecitare i primi cittadini della provincia di Grosseto. Il cosiddetto abbruciamento dei residui vegetali – spiega il Presidente Cia citando il decreto – rappresenta la possibilità di smaltire materiale agricolo o forestale non pericoloso derivante da sfalci, paglia, potature o ripuliture in loco, nel caso di combustione in loco delle stesso. Di questo materiale è permessa la combustione in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a tre metri steri per ettaro nelle aree. A tutti gli agricoltori grossetani ricordiamo” conclude Rabazzi “che nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regione Toscana la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata».