GAVORRANO – Dopo l’esame per la riconferma nell’European geoparks network (la rete globale dei geoparchi Unesco) sta per aprirsi un’altra ‘tre giorni’ estremamente importante per il parco nazionale delle Colline Metallifere: la chiusura (con verifica) del lungo percorso di accreditamento Cets. La Carta europea per il turismo sostenibile è l’ennesimo riconoscimento internazionale al quale il presidente Luca Agresti, il consiglio, il direttore Alessandra Casini e lo staff del geoparco stanno lavorando da tempo.
Dal 30 giugno al 2 luglio l’appuntamento è con il certificatore inviato nelle Colline Metallifere da Europarc Federation, la dottoressa Monica Maria Herrera Pavia. Le azioni propedeutiche all’acquisizione della Cets si erano concluse nei mesi scorsi, con l’invio della documentazione raccolta e prodotta nel corso del 2013. La presentazione ufficiale della candidatura del geoparco all’accreditamento Cets ha ottenuto un brillante accoglimento. Un mese fa è stato indicato il nominativo del valutatore del processo, poi fissata la data della visita che dovrà stabilire se il parco delle Colline Metallifere possono fregiarsi della Carta europea del turismo sostenibile.
Il percorso Cets, seguito dall’istruttore Fabrizio Santini (per il geoparco) e dal dottor Luca Dalla Libera di Federparchi-Europarc Italia, è durato 9 mesi, tra marzo e dicembre dell’anno scorso. Nove mesi di incontri con la partecipazione e il coinvolgimento di centinaia di persone tra amministratori, operatori economici del comprensorio e comuni cittadini.
“La Carta europea per il turismo sostenibile nelle aree protette – commenta il presidente Luca Agresti – è la certificazione di un metodo che deve stimolarci a una migliore gestione del nostro parco, a partire dalle relazioni con i privati, per un vero sviluppo a fini turistici. Il caposaldo delle nostre attività, per i prossimi 5 anni, sarà quindi la collaborazione tra tutte le parti interessate a sviluppare strategie e piani d’azione comuni, partendo appunto dalle proposte fatte negli ultimi mesi. Puntiamo a una migliore gestione del turismo a favore dell’ambiente, della qualità della vita dei residenti, delle imprese e dei visitatori. Abbiamo credenziali importanti e ci teniamo davvero a ottenere questo riconoscimento, che si aggiungerebbe al premio EDEN come Destinazione turistica europea d’eccellenza e alla presenza nell’European and Global Geoparks network (EGGN), la rete europea globale dei geoparchi sotto gli auspici dell’Unesco, di cui avremo presto la rivalidazione”.
La CETS, per chi non lo sapesse, è uno strumento che permette di innescare, gestire e certificare un percorso di partecipazione teso ad una migliore gestione dei parchi, cioè alla protezione delle loro emergenze e allo stimolo a uno sviluppo sostenibile. L’elemento centrale è appunto la collaborazione tra chi vive e opera – ai diversi livelli: imprese, privati, amministrazioni – all’interno dell’area protetta, in particolare chi è interessato a sviluppare una strategia e un piano d’azione per lo sviluppo turistico, avendo come base un’analisi approfondita della situazione locale.
“Nel corso degli incontri e dei forum sono emersi molti input per valorizzare risorse e servizi –conclude il direttore Casini – la novità di questo metodo è appunto quella di far conoscere ed incentivare la partecipazione in chiunque abbia un’idea, un piccolo progetto. L’importante è fare rete e avere intenti comuni e in particolare che l’idea geoparco sia veramente un modo nuovo di vivere il proprio territorio e fare turismo avendo a cuore il proprio patrimonio culturale e ambientale. Adesso si tratta di mettere le gambe ai progetti presentati, compatibilmente con le risorse a disposizione. Se passiamo l’esame tra 5 giorni avremo i prossimi 5 anni a disposizione”.