MAGLIANO IN TOSCANA – Il polverone sollevato sul caso politico di Magliano, con l’elezione a sindaco di Diego Cinelli, e la sconfitta di Eva Bonini, esponente di Sel e rappresentante del centrosinistra dopo aver vinto le primarie nei confronti del candidato del Pd Fausto Bandinelli, non smette di far discutere. E’ lo stesso Bandinelli, al centro di alcune affermazioni degli esponenti di Sel, tra i quali il vicepresidente della Provincia Marco Sabatini, a intervenire nuovamente sulla questione. «E’ passato quasi un mese dalle amministrative e sono nuovamente costretto a replicare ad accuse strumentali – osserva Bandinelli -. Intendo precisare che la risposta riguarda soprattutto la mia persona in qualità di libero e privato cittadino, anche se non posso esimermi dal fare quadrato a quello che fino a poco tempo fa è stato il mio partito e, pur indirettamente, la mia replica vuole difendere anche parte dell’apparato dirigente provinciale del Pd».
«Fino ad oggi ho cercato di evitare di rispondere a pretenziosi e pesanti commenti inerenti la mia persona, elargiti dagli esponenti della lista di Eva Bonini ed anche da esponenti di spicco di Sel sui social-network, come ad esempio quelli di Andrea Teti, ma ritengo che adesso il vaso sia colmo – aggiunge Bandinelli -.Vorrei chiedere a chi grida al tradimento post-primarie quale senso hanno quest’ultime nel loro pensiero, visto che la vincitrice Eva Bonini non ha mai voluto tentare di riallacciare un percorso condiviso con me, sbandierando ai quattro venti un non necessario coinvolgimento della mia figura nella tornata elettorale. Purtroppo si era sbagliata».
«I miei accusatori, a questo punto, devono far chiarezza soprattutto nei loro pensieri, poiché talvolta mi dicono che ho raccolto quattro voti e al contempo, in differenti situazioni, mi accusano di aver spostato in maniera illeale svariate centinaia di voti, quindi suggerisco di sciegliere l’una o l’altra ipotesi – precisa ancora Bandinelli -. Vorrei rispondere anche a Sabatini in quanto, ancora ,come altri esponenti del partito cui appartiene, mi ha richiamato in causa in maniera molto diretta. Ma questo vituperato Pd è buono quando elargisce cariche come quella che lui ha ricoperto gli ultimi anni come vicepresidente della Provincia, mentre invece non lo è quando la loro candidata perde in maniera netta alla carica di sindaco? Questo atteggiamento è evidente anche nelle alte cariche istituzionali, dove, pur stando all’opposizione, gli esponenti di Sel occupano cariche di non secondaria importanza».
«Concludendo, ritengo che gli esponenti del partito di Vendola debbano decidere cosa fare da grandi, non potendosi permettere di fare opposizione e maggioranza a seconda delle evenienze migliori – afferma Fausta Bandinelli -. Spero che la gente capisca il grande sforzo con cui certi personaggi portano la croce della correttezza politica».