di Barbara Farnetani
GROSSETO – Il futuro della cultura e dell’Isgrec in particolare. In un momento di crisi come questo la soluzione è infatti spesso quella di tagliare la cultura «In realtà – afferma il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi – spegnere la luce per risparmiare serve solo ad andare a sbattere. Pensare al futuro significa saper discernere tra ciò di cui non si ha bisogno e ciò che va portato sempre dietro».
Bonifazi, nel corso dell’incontro “Pensieri al futuro”, ha sottolineato poi l’importanza di una iniziativa come quella che si è svolta questa mattina e che ha visto la presenza anche di Giuliano Amato per «riflettere sul lavoro svolto in questi anni dall’Isgrec. Gli Istituti storici hanno un compito fondamentale, per questo noi come amministrazione comunale, resteremo al loro fianco».
Luciana Rocchi direttore dell’Isgrec ha poi sottolineato come le risorse siano sempre meno, specie ora che la Provincia è in dismissione. Questo sebbene le attività dell’Istituto storico della resistenza siano sempre meno. «L’Italia è all’ultimo posto in Europa per spese per la cultura, ed ha tagliato in questo settore il 33%, più della Grecia – prosegue Rocchi -. La cultura non è un lusso per tempi felici. Lo stato non può chiudere gli occhi e delegare al tutto ai privati. Anche in periferia musei e biblioteche si arrangiano come possono. Eppure c’è un desiderio di cultura. Questo taglio si riverbera nel settore scolastico. La rete offre enormi vantaggi, ma c’è il rischio di perdere certe forme di sapere. Bisogna riuscire a tenere insieme presente, futuro, e passato».