a cura di Giulia Carri
MONACO – Thomas Santini-Mayer, 35 anni di Grosseto a Educational Consultant a Monaco, Baviera.
Quando e perché hai scelto la Germania?
“Mi sono laureato in lingue straniere a Siena e il mio corso di studi prevedeva un Erasmus in Germania, per cui nel settembre del 2000 sono stato dodici mesi ad Augsburg, in Baviera, dove desideravo andare da molto tempo. Quando sono tornato in Italia, ho subito provato nostalgia per la Germania e nel febbraio del 2002 sono tornato a Monaco per visitare degli amici e stare un paio di mesi, ma non sono più tornato.”
Cosa ti ha conquistato della Germania dalla prima volta?
“L’amore per questo paese è nato prima di arrivarci. Ho sempre avuto una grande sintonia con la lingua tedesca e sono affascinato dalla sua cultura. Già in Italia avevo amici tedeschi e questo mi ha portato a conoscere la loro società e motivato ad approfondirla e viverla”
Per questo hai deciso di rimanere?
“Questo, e il fatto che avevo già trovato lavoro. La Germania è un paese che dà molte possibilità di carriera anche a persone molto giovani. Avevo 23 anni e trovai lavoro presso un tour operator per cui mi occupavo dei contratti con l’Italia. Il lavoro era stimolante e mi sono trovato molto bene nella compagnia che ha valorizzato le mie capacità e da subito mi ha fatto sentire parte del team. Inoltre a giugno dello stesso anno ho conosciuto quello che è il mio attuale marito, quindi avevo un’altra valida ragione per rimanere.”
Lavori sempre nella stessa azienda?
“No, ho lavorato anche per un altro tour operator, rimanendo nel settore turistico per sei anni. Nel frattempo, un po’ per divertirmi un po’ per ravvivare il contatto con la mia lingua, davo lezioni private di italiano ad un piccolo gruppo di persone, e una di loro mi disse che c’era una posizione aperta in un’ azienda dove cercavano un esperto di lingue che parlasse anche italiano. Così, un po’ per caso, nel 2008 ho cominciato la mia carriera come Educational Consultant.”
Di cosa ti occupi?
“La mia azienda si chiama GET (www.sprachreise.com/italiano/) e fa consulenza sull’apprendimento delle lingue straniere, corsi di lingua e scuole private internazionali. Nello specifico mi occupo della consulenza ai genitori che vogliono mandare i figli a studiare all’estero per brevi o lunghi periodi. Facciamo consulenza su tutti i prodotti che esistono sul mercato perché ogni famiglia e studente trovi la scelta migliore per le proprie esigenze. Il contatto con i genitori è una delle cose che più mi piacciono del mio ruolo, oltre a lavorare nel settore linguistico che da sempre è stata la mia grande passione.”
Dopo tanti anni, cosa ancora apprezzi e cosa invece cambieresti della Germania?
“L’efficienza e il rispetto sono le cose che tutt’ora contraddistinguono questo paese e mi piacciono come quando sono arrivato. Un diverso calore nei rapporti umani invece comincia un po’ a mancarmi. Noi italiani siamo molto diretti ed empatici fin dall’inizio, qua non è così, ci vuole più tempo per creare vere amicizie. Mi piacerebbe una via di mezzo, il rispetto tedesco col calore italiano, sarebbe perfetto!”
In Maremma torni spesso?
“Sì, d’estate anche una volta al mese, per godermi famiglia, amici e la meraviglia dei nostri posti, almeno per un paio di giorni. Anche il mio compagno adora la Maremma e l’Italia e da subito è stato ben accolto sia nella mia famiglia che dai miei amici. Ogni volta che veniamo è sempre piacevole perché la Maremma è un’isola felice, ogni luogo è così ricco di bellezza paesaggistica che anche un semplice caffè al mare diventa un momento stupendo.”
Cosa miglioreresti da un punto di vista turistico in Maremma?
La Maremma ha delle potenzialità infinite perché è unica al mondo. Offre tutto da un punto di vista di territorio, cibo e clima, e questo è ciò che fa impazzire i turisti, soprattutto tedeschi e inglesi. Quello che manca sono migliori strutture ma sopratutto una mentalità più internazionale e flessibile che promuova le tradizioni del territorio guardando però alle esigenze dei turisti e comprendendone le differenze culturali… ciò farebbe una grande differenza per il mercato turistico maremmano e italiano, rendendolo molto più competitivo.”