GROSSETO – “Ci spendiamo per raccogliere fondi per le associazioni di volontariato e poi quanto faticosamente raccolto siamo costretti disperderlo nelle spese, senza ricevere un benché minimo aiuto delle istituzioni.” Andrea Flaminio e Mirko Pieri, ossia la Scuola di Musica Moderna CMM, hanno appena concluso la conferenza stampa nel corso della quale è stato consegnato un assegno da 200 euro all’Aism, l’associazione italiana sclerosi multipla. Una cifra raccolta nel dicembre scorso in occasione di Dream On, il concerto evento in cui gli allievi e i maestri hanno ripercorso le tappe più importanti della musica Rock degli anni ‘60 e ’70 e inserito come momento conclusivo del cinquantennale dell’Istituto Tecnico Industriale di Grosseto.
“Solo l’affitto del teatro – proseguono Pieri e Flaminio – ci è costato oltre 3.245 euro che sommati alle altre spese hanno portato a un costo complessivo di 5.213 euro a fronte di 5.413 di incasso della serata. Certo la spesa sarebbe stata ben superiore se avessimo conteggiato il lavoro di un centinaio di persone, che non finiremo mai di ringraziare, tra musicisti, docenti e volontari che hanno prestato gratuitamente il loro servizio per due giorni di allestimento dello spettacolo e per circa un mese. È possibile – si chiedono ancora i due musicisti – che da una iniziativa a scopo benefico di promozione della cultura e di socializzazione, grazie alla non partecipazione delle amministrazioni, si possano ottenere tali risultanze economiche? Ma una cosa è certa: nonostante tutto questo non molleremo mai e faremo altre iniziative, sia per l’amore verso la musica, sia per rispettare lo spirito solidaristico che ha permeato tutti coloro che hanno reso possibile questo evento musicale.”
In rappresentanza dell’Iti il vicepreside, Fabio Olivelli ha ringraziato la CMM per l’impegno profuso e per “il contributo offerto alla scuola con una iniziativa di altissimo valore che ha impreziosito il calendario delle celebrazioni dei cinquanta anni di vita dell’istituto”. L’assegno è stato poi consegnato ad una emozionata Maria Letizia Massetti, vicepresidente dell’Aism, che ha detto di aver apprezzato molto quanto è stato fatto per la sua associazione “il cui intento, – ha ricordato – oltre a quello di fornire fondi alla ricerca genetica, è soprattutto orientato all’aiuto degli ammalati nel loro percorso di vita e alle famiglie.”