ARCIDOSSO – Il nibbio e i pipistrelli sono stati l’oggetto di un progetto portato avanti nelle scuole dell’Amiata, Arcidosso, Roccalbegna, Santa Fiora, Semproniano e Castell’Azzara. Il progetto cofinanziato dalla Commissione Europea e realizzato dall’Unione dei Comuni Montani Amiata Grossetana in partenariato con la Comunità Montana dell’Esino Frasassi ed ENEL ha portato i ragazzi a conoscere la vita di alcuni abitanti alati della nostra terra.
L’attività didattica, svolta da giovani naturalisti, è stata supportata da due quaderni didattici che hanno aiutato gli alunni a scoprire di più su questi animali, a comprenderne il ruolo ecologico ed a conoscere le minacce che ne mettono a rischio la sopravvivenza e quelle piccole azioni che possono aiutarne la conservazione.
Le lezioni hanno spiegato come il nibbio reale, dopo essere scomparso dall’area amiatina oltre 40 anni fa, sia potuto tornare ad abitarvi grazie al programma di reintroduzione che l’Unione dei Comuni Montani Amiata Grossetana ha avviato nel 2007 e che, oggi, può dirsi felicemente concluso con l’insediamento di una nuova popolazione di questo meraviglioso rapace.
Il progetto LIFE Save the Flyers ha anche consentito di realizzare alcuni interventi per la protezione dei pipistrelli, dalla regolamentazione dell’accesso alle grotte che ne ospitano colonie durante il periodo della riproduzione e dello svernamento, all’installazione di oltre 1.000 rifugi artificiali nei boschi amiatini e nelle aziende agrituristiche del territorio.
I lavori prodotti dagli alunni, disegni e poster, sono stati esposti durante la cerimonia di premiazione, alla quale hanno partecipato circa 250 alunni e che si è svolta alla presenza del sindaco di Arcidosso Jacopo Marini, del sindaco di Semproniano Miranda Brugi, dell’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Roccalbegna Fabiana Fabbreschi e della dirigente degli istituti comprensivi di Casteldelpiano e Santa Fiora Patrizia Matini.