GROSSETO – La partita della Concordia non è ancora finita. Alla notizia della scelta del porto di destinazione da parte di Costa, il governatore Enrico Rossi e il presidente Leonardo Marras hanno subito replicato.
«Non modifichiamo di una virgola la nostra posizione: Piombino resta l’ipotesi più razionale e ragionevole». Queste le parole del presidente Rossi, dopo l’annuncio che la Concordia verrà smantellata a Genova.
«Si tratta dell’opinione della Costa – ha precisato Rossi – che però dovrà essere sottoposta a qualche valutazione e a qualche parere. Uno lo esprimeremo anche noi. Da parte mia dico: attenzione a portare in giro per 4 o 5 giorni questa nave che qualche problema di impatto ambientale lo avrà».
Quanto all’ipotesi che la Concordia per il 20 luglio sia pronta al galleggiamento, Rossi ha aggiunto: “vediamo se ci riescono. Trasportarla in piena stagione turistica non mi pare la soluzione migliore e se Piombino sarà pronto quando verrà il giorno della rimozione anche un bambino capisce che 1 giorno di navigazione è molto meglio di 4 o 5».
Alle parole di Rossi hanno fatto eco quelle di Marras. ««Del fatto che la Concordia sarebbe alla fine demolita a Genova non siamo stati minimamente informati. Se come recita una delibera del consiglio dei ministri la Concordia è un rifiuto, allora, da tempo, dovrebbe essere stato depositato presso la Provincia di Grosseto un progetto per la sua movimentazione e per lo smaltimento, secondo le procedure ordinarie. Niente di tutto questo. Non esiste alcun progetto e nessuno può pretendere che si autorizzi una simile procedura dal rischio altissimo, e per giunta al buio».
«A noi interessa che le operazioni di rigalleggiamento avvengano in assoluta sicurezza dal punto di vista ambientale, e che non si crei danno ulteriore all’economia locale nel momento più importante della stagione turistica».
E in serata sostegno di Rossi e Marras interviene anche il presidente della commissione agricoltura della Camera, Luca Sani: «Al di là dell’opinione di Costa – dichiara l’on Luca Sani – rimane il fatto che il relitto della nave è un rifiuto speciale, e che Piombino è il sito di smaltimento più facilmente raggiungibile. La posizione del presidente della Regione Toscana e di quello della Provincia di Grosseto non sono basate su valutazioni campaniliste, ma su preoccupazioni realistiche. Considerata la delicatezza dell’ecosistema marino, sarebbe opportuno fare scelte che scongiurino il rischio di altri disastri ambientali. In questo senso la vicinanza della Concordia a Piombino è rassicurante, pur rimanendo l’intera operazione complessa».