GROSSETO – «Apprendo con vivo stupore le dichiarazioni di Sinistra ecologia e libertà con le quali si va a individuare nel sottoscritto la causa della sconfitta della candidata di Sel a Magliano Eva Bonini. Nulla di più falso e non mi risulta che ci siano stati accordi in tal senso». A parlare è il vicesindaco di Grosseto Paolo Borghi, chiamato in causa da Sel dopo la sconfitta della candidata Eva Bonini a Magliano. «Semmai ho sempre sottolineato con grande onestà che la linea politica percorsa a Magliano era perdente. D’altronde per rendersene conto bastava parlare con gli elettori per capire quale sarebbe stato il risultato elettorale».
«Sono i numeri a parlare – prosegue Borghi -: una differenza di oltre 500 voti in un piccolo paese come questo è l’indice del livello di non gradimento della candidata in questione. Attaccare il segretario dell’Unione comunale del Pd, Fausto Bandinelli, risulta poi davvero fuori luogo, dal momento che ha partecipato alle primarie e ha dato il proprio contributo alla causa. Sel a più riprese a Santa Fiora, a Magliano e a Grosseto ha dimostrato un atteggiamento non coerente con gli accordi presi con il centrosinistra».
«Fa sorridere sentir dire che in consiglio provinciale se si è sempre raggiunto il numero legale è solo grazie a Sel – puntualizza Borghi -: se non fosse stato per i consiglieri del Pd, infatti, sarebbe stato molto difficile garantire la validità delle sedute e questo lo dimostrano i numeri delle presenze nella sala consiliare di palazzo Aldobrandeschi. Ritengo che questi attacchi gratuiti non facciano bene a nessuno, di certo non ai cittadini di Magliano. L’unica cosa da fare è accettare il verdetto popolare e lavorare comunque per il bene della comunità. Fa sorridere ancora di più vedere che è la consigliera di Sel a Grosseto, al contrario del sottoscritto, che organizza conferenze stampa con il consigliere di Fratelli d’Italia. Peraltro con scarsi risultati, visto l’esito della recente tornata elettorale».