SANTA FIORA – «Esistono in Italia e anche a Santa Fiora due modi di fare: c’è chi ha la forza e il coraggio di proporre progetti e idee per il futuro e chi, invece, lavora soltanto per contrastare. Io sarò un sindaco “costruttore”. Vedo concretamente ciò che Santa Fiora sarà». Federico Balocchi, candidato sindaco di Santa Fiora parla della sua ricetta per il comune che vuole amministrare.
«Crediamo in una nuova stagione che riconsegnerà a Santa Fiora una centralità nell’Amiata fondata sulle grandi infrastrutture sociali che abbiamo in dotazione e che realizzeremo – prosegue Balocchi -. Avremo un bella palestra (quasi completata) e il teatro del Gambrinus (già funzionante), la piscina delle Aiole (presentato il progetto) e il grande parco del Mulino (nel 2014 l’inaugurazione), la zona artigianale del Meleto e meno tasse e meno burocrazia per le imprese. Questa è la cornice in cui si potrà inserire bene un rinnovato dinamismo culturale ed economico. Il turismo montano si sta lentamente evolvendo e modificando».
Balocchi poi attacca «Ciaffarafà faceva politica quando io ero alle scuole elementari, Bovicelli era un dirigente di partito quando ero piccolo. I Ciaffarafà e i Bovicelli sanno soltanto tentare di distruggere. Lavorano contro il bene di Santa Fiora e hanno impostato tutta la campagna elettorale cercando di creare un nemico. Vogliono rallentare, azzerare, ridiscutere, e, in contraddizione con se stessi, dopo essersi opposti alla geotermia, oggi vogliono gestirne i benefici economici insieme alla destra. Santa Fiora ha bisogno di un sindaco e un’amministrazione che creda nelle risorse che possiede e nelle potenzialità che può esprimere. Non ci faremo rubare il futuro da chi non è capace neppure di immaginarlo».