FOLLONICA – «La nostra campagna elettorale si basa sulla concretezza: crediamo che gli spot siano mezzi utili a vendere dei prodotti ma non di certo siano funzionali ad amministrare una città». Il comitato elettorale per Andrea Benini risponde alla proposta di daniele Baldi sulla Colonia marina. «Ecco perché ci stupisce profondamente che un dirigente pubblico dell’azienda sanitaria abbia non solo proposto una struttura riabilitativa-assistenziale, ma pure portato a Follonica l’imprenditore che vorrebbe realizzarla e parlato di 400 nuovi posti di lavoro, numero che non può corrispondere alla realtà e che ricorda molto il milione di nuovi impieghi berlusconiano (spot anch’esso rimasto nel cassetto). E il tutto dove? Alla Colonia Marina, un bene pubblico».
«Daniele Baldi, candidato sindaco del centrodestra, non ha spiegato però come pensa di superare la prassi dei bandi pubblici – continua il comitato di Benini -: ha già scelto un finanziatore senza passare da un concorso aperto a tutti come invece vuole la legge? Perché, ricordiamoci, che lo stabile di cui parla è iscritto al patrimonio comunale: forse vuole direttamente venderlo al privato che ha fatto venire in visita a Follonica? E sopratutto è stata fatta un’indagine per capire se esiste la domanda per un tale servizio a pagamento? In Maremma abbiamo una struttura pubblica quella di Manciano che offre servizi legati appunto alla riabilitazione: sa Baldi che per ricevere tale assistenza non esistono liste d’attesa? Noi crediamo che dovrebbe saperlo considerato che amministra un’Asl se pur in Campania».
«E questo è un altro punto che francamente sorprende: proprio lui che ha un ruolo apicale nell’azienda sanitaria pubblica parla di servizi a pagamento? Il Pd resta fermamente convinto che la sanità debba rimanere a disposizione di tutti, abbienti e meno abbienti. La Colonia Marina deve essere ristrutturata e deve certamente riprendere vita: sappiamo bene che la prossima amministrazione dovrà occuparsene in maniera risolutiva ed è nostra intenzione farlo, andando oltre gli spot elettorali – afferma ancora -. Ci sono imprenditori che si sono dimostrati interessati a soluzioni di recupero radicale, che riguardano il turismo sportivo e turismo assistito e sanitario, una tipologia di vacanza tipicamente destagionalizzata e in forte incremento a livello europeo, pure nel mantenimento della proprietà pubblica. E nostra volontà è assumere scelte definitive, concrete, che mettano insieme finalità sociale, proprietà pubblica e sostenibilità economica dell’operazione».