SCARLINO – Cambiamento. È questa la parola chiave di queste amministrative secondo il Movimento 5 Stelle di Scarlino che commenta il dibattito in tv dei tre candidati. «Nonostante questo termine sia stato pronunciato da tutti i candidati, può risultare credibile soltanto nel caso del Movimento 5 Stelle – prosegue Marco Mazzei -. Nei bellissimi discorsi degli altri due bravi politicanti, in particolar modo Marcello Stella, tale parola risulta estremamente poco credibile».
«Il PD amministra il comune di Scarlino da decenni e Marcello Stella è il vicesindaco uscente. Com’è possibile credere ad un cambiamento dopo anni di politiche ambientali che stanno danneggiando il nostro territorio e la nostra salute? Di politiche che mirano a soddisfare gli interessi dei costruttori, delle aziende e delle industrie piuttosto che dei cittadini, come nel caso del porto, mai decollato pur avendo un enorme potenziale oppure per quanto concerne i servizi come la gestione dell’acqua e dei rifiuti, affidati a due SPA? La coalizione di centro sinistra cambia il volto del suo candidato, ma non è con ciò che riuscirà a distaccarsi da ciò che ha fatto fin’ora. Non dimentichiamoci poi chi è il segretario del PD, Matteo Renzi. Un condannato in primo grado, non eletto da nessuno ma impostosi come nostro Presidente del Consiglio».
Ma il Movimento 5 Stelle ne ha anche per Monica Faenzi «Non dimentichiamoci della sua lunga storia politica alle spalle. E’ stata sindaco di Castiglione della Pescaia per 10 anni e nel 2008 è stata eletta per il PDL alla Camera dei Deputati; non per questo però ha rinunciato alla carica di sindaco. Nel 2013 è stata rieletta per il Pdl alla Camera dei Deputati. Fino al 16 novembre 2013, data in cui, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà ha aderito a Forza Italia, è stata esponente del PDL di Berlusconi, un condannato in via definitiva ed è stata corresponsabile di tutte quelle azioni tra cui lodo alfano, fiscal compact, pareggio di bilancio in costituzione, patto di stabilità e di tutte quelle leggi ad personam. Non ha, almeno per ora, amministrato Scarlino, ma il fatto stesso che sia stata esponente di partiti come il PDL ed ora di Forza Italia che poco c’entrano con il cambiamento, ma anzi rimangono fortemente legati alla vecchia politica fatta di interessi e promesse non mantenute, fa riflettere sul significato che possa avere per lei la parola cambiamento. A queste elezioni si candida a Scarlino e anche in questo caso manterrà la carica di deputato. A quale dei due incarichi darà la priorità? Sarà abbastanza presente a Scarlino? Come lei stessa ha detto, si decurterà lo stipendio da sindaco destinandolo a chi ne ha più bisogno. Di certo un atto importante, fatto però perché previsto dalla regola che impedisce il cumulo delle indennità. Il Movimento 5 Stelle nazionale, a differenza del partito della Faenzi, si decurta già da tempo lo stipendio e ha creato un fondo specifico per le piccole e medie imprese rinunciando a 42.000.000 di euro. Essendo deputato, potrebbe aderire anche lei, andando ad incrementare tale fondo con il suo cospicuo stipendio da parlamentare, di certo superiore a quello di sindaco. Un aiuto più concreto per Scarlino».
«All’interno di questo quadro, solo il Movimento 5 Stelle, unico tra l’altro che si presenta con un simbolo nazionale, può rappresentare davvero un cambiamento e un distacco dalla vecchia politica – conclude Mazzei -. Alla base del Movimento c’è il concetto di democrazia diretta e partecipativa e della politica dal basso. I portavoce sono cittadini e non politici affermati e di lunga data e come tali sono interessati soltanto al benessere del comune e della cittadinanza, senza secondi fini e senza altri interessi».