FIRENZE – Non solo siringhe e apparecchiature mediche. In sanità, la spending review passa anche, per esempio, dalla riduzione delle stampanti, dall’abolizione del fax, dall’uso della ricetta elettronica, e perfino dalla scelta di un carattere tipografico piuttosto che di un altro. E’ il senso di una delibera approvata ieri dalla giunta, che contiene le linee guida alle aziende sanitarie sulla gestione del processo di stampa e di dematerializzazione. Una serie di regole e comportamenti finalizzati a ridurre il più possibile l’uso della carta, privilegiando sempre e comunque la comunicazione per via elettronica.
Prescrizioni inderogabili, da mettere in atto entro 6 mesi dall’approvazione della delibera, riguardano la progressiva dismissione delle stampanti individuali e il passaggio a stampanti multifunzione; e la totale esclusione del fax: le comunicazioni fra aziende e pubbliche amministrazioni dovranno avvenire esclusivamente via email o via PEC (posta elettronica certificata), e anche la corrispondenza interna all’azienda, allegati compresi, dovrà avvenire solo tramite posta elettronica e non in formato carteceo.
Quanto alle linee di indirizzo, vale a dire i comportamenti fortemente consigliati, eccone alcune: la e-prescription (ricetta elettronica), che porterà progressivamente alla smaterializzazione della ricetta medica; l’utilizzo della protocollazione dovrà avvenire solo in casi strettamente necessari; tutti i documenti dovranno essere stampati solo se è indispensabile, e la stampa dovrà essere in formato fronte-retro; la stampa a colori dovrà essere limitata ai soli casi di necessità in ambito diagnostico e sanitario; dovrà essere favorita la diffusione dei documenti a firma digitale; ed è fortemente consigliato l’uso del font Garamond, un carattere tipografico che recenti studi hanno indicato come il più economico in termini di consumo di inchiostro e toner (perché ha i caratteri più sottili).