di Sabino Zuppa
ORBETELLO – Sarebbe di natura tecnico burocratica, e relativa ad un possibile contenzioso tra potenziali aggiudicatari del servizio, il ritardo riguardante la pulizia delle spiagge sul litorale del Comune di Orbetello che da quest’anno dovrebbe diventare un attività di tipo triennale, come annunciato nel bando pubblicato nei mesi scorsi dall’amministrazione lagunare.
Dunque nessun ritardo relativo a scelte o decisioni politiche della giunta Paffetti, ma solamente una questione inerente due delle tre ditte rimaste in lizza per l’assegnazione dell’attività triennale: una di queste sembrerebbe avere dei possibili problemi invalidanti, legati ad un precedente contenzioso con il Comune di Orbetello, che nei prossimi giorni dovrebbero essere definiti dal dirigente competente per dare il via alla pulizia degli arenili orbetellani.
Una notizia che in realtà circola già da diversi giorni negli ambienti politici e amministrativi e che è stata, forse casualmente, omessa all’interno delle giuste e numerose dichiarazioni mediatiche di indignazione per le condizioni in cui versano le più belle spiagge della Costa D’argento.
Pur rammaricato, l’assessore all’ambiente Mauro Barbini spera di risolvere al più presto la questione: «Abbiamo sempre avuto ben chiara l’importanza della pulizia e della tutela dell’ambiente del nostro Comune – spiega lui – e per questo avevamo deciso di fare un’assegnazione triennale del servizio di pulizia delle spiagge proprio per anticipare i tempi di inizio dell’attività. Ed eravamo pure consapevoli che questo tipo di gara avrebbe individuato dei tempi più lunghi e per questo ci eravamo mossi in anticipo. Del resto anche in passato, con le precedenti amministrazioni di centro destra, l’inizio della pulizia delle spiagge è sempre avvenuto a giugno. D’ora in poi potremmo forse riuscire a fare meglio – conclude Barbini – anche perché son sicuro che in dirigente competente troverà a breve la giusta soluzione per far partire l’attività delle ditte che avrebbero già le macchine pronte per iniziare a lavorare».