FIRENZE – «L’Osservatorio sul recupero della Concordia non ha bloccato le operazioni di montaggio dei cassoni di galleggiamento sul relitto; e non è interessato a conoscere il porto di destinazione per lo smaltimento dello stesso. E’ stata Costa, con una lettera, a ritirare la richiesta di autorizzazione al montaggio in attesa di poter fornire una documentazione completa sull’operazione».
E’ la stessa presidente dell’Osservatorio Maria Sargentini ad affermarlo, smentendo notizie diffuse dalla agenzie di stampa stamani. L’Osservatorio, aggiunge, «ha chiesto a Costa di conoscere gli scenari di rischio relativi alla scelte di trasporto dello scafo della Concordia: traino e Vanguard, fino ad eventuale esplicita rinuncia di Costa sull’uso della piattaforma».
A quelle scelte è legato il problema delle acque interne residue, della loro bonifica e del tipo di trattamento in sicurezza per il mare del Giglio e in generale per l’ambiente. Cambiano infatti le possibilità di intervento a cassoni montati, problema di cui si è fatta carico la stessa Costa con la sua lettera di sospensione dell’operazione.