CAPALBIO – «È davvero singolare e lascia perplessi quanto dichiarato di recente alla stampa da Settimio Bianciardi assessore all’agricoltura e al turismo nonché vicesindaco nell’amministrazione Bellumori sostenuta dal Partito Democratico». Così il Partito Democratico capalbiese risponde all’ex vice sindaco Bianciardi che, secondo il Pd «dovrebbe ricordare proprio per il ruolo che ricopriva che l’amministrazione è stata assai impegnata nel seguire i 114 ricorsi al TAR ed in alcuni casi al consiglio di stato ingeneratisi su norme urbanistiche. Dovrebbe conoscere altrettanto bene il contenzioso che è scaturito con un legale circa l’attività giudiziale in difesa dell’ente sui ricorsi. Dovrebbe essere a conoscenza di tutta l’attività svolta per trovare delle soluzioni laddove possibile e dove permesso dalle regole. Ben nota dovrebbe essere la complessa questione del biogas. Bianciardi dove era?»
«Eppure gli atti di indirizzo politico-amministrativo li ha votati tutti – prosegue l’unione comunale del Pd -. Per non parlare poi delle questioni afferenti la sua carica e la sua professione: il consiglio comunale, per richiesta della minoranza di centro destra, ne ha discusso in più occasioni le dimissioni da vice sindaco e l’incompatibilità per il ruolo che ricopriva. Nonostante l’eredità che il piano strutturale lasciava, in meno di un anno e con il confronto con il territorio l’amministrazione ha adottato ed approvato il regolamento urbanistico con risposte che la comunità attendeva da almeno otto anni. Dall’intervento di Bianciardi pare che sia stato altrove negli ultimi 5 anni, ancora una volta Bianciardi utilizza quanto successo a suo piacimento così da inventare la propria verità che spesso corrisponde a pura fantasia. La verità che dovrebbe dire Bianciardi è il danno che il commissariamento del comune ha ingenerato rispetto alle mancate tutele dei cittadini e del territorio non per ultima la questione autostradale».