di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – E’ stata un’elezione particolarmente sentita, perché su 211 dipendenti aventi diritto al voto, hanno espresso la loro preferenza in 209. La Cgil ottiene la maggioranza dei voti con 117 preferenze, la Uil arriva a 53, con la Cisl che si attesta a 37. Una la scheda nulla, una anche quella bianca. La nuova divisione della Rsu, quindi, vede tre rappresentanti per la Cgil, due per la Uil e una per la Cisl, un dato che orientativamente rende più “equamente divisa” la spaccatura tra lavoratori che si registra ormai da anni. In tal senso è notevole l’exploit dalla Uil che passa da zero rappresentanti a due, mentre la Cgil lascia un esponente per strada e la Cisl conserva Valentina Carobbi, già presente nella Rsu uscente. Nel dettaglio la Cgil raccoglie 31 voti con Nadia Perino (Rsu uscente e rieletta), 26 con Francesca Ferrari (Rsu uscente e rieletta), 25 con Maurizio Giuliarini (Rsu uscente e rieletto), 24 con Manola Mengozzi (Rsu uscente e fuori per un voto), 7 con Tiziana Lauro e 1 con Rita Ingrasciotta. La Uil invece, raccoglie consensi con Catia Bardi, eletta nella nuova Rsu con 44 preferenze (la più votata in assoluto), sono 8, invece, quelle di Roberta Pinotti, l’altra eletta, mentre Eleonora Massellucci raccoglie un voto. La Cisl, infine, come già detto ottiene la riconferma di Valentina Carobbi che raccoglie 36 preferenze, mentre Simonetta Perin prende un voto.
Positivo il commento della rappresentanza sindacale della Filctem-Cgil appena eletta: «Un buon risultato per il passaggio da 102 voti della precedente elezione, ai 117 di oggi, aspetto che dimostra come le scelte e le lotte fatte nei momenti difficili siano state condivise e sostenute dalla maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori. Ora, con una rappresentanza dei lavoratori eletta, che ci auguriamo tutti riconoscano, e con l’ingresso definitivo nella amministrazione straordinaria vi saranno finalmente delle proposte, dei piani industriali da vagliare. Sarà la nostra ultima possibilità e dovremo utilizzare anche e sopratutto le nostre conoscenze per evitare di incappare ancora una volta in personaggi come quelli che abbiamo conosciuto e che definire incapaci è poco. Da parte nostra sin da ora dichiariamo che siamo disponibili a confrontarci su tutto, abbiamo solo pochi punti che non possiamo rinnegare o mettere in discussione: la gestione di Barontini e del suo successore Santoro avrebbe portato Abbigliamento Grosseto al fallimento, i dati contabili lo dimostrano e se non ci fosse stato il nostro ricorso al Tribunale, dopo il mancato accoglimento del concordato, invece della Prodi bis vi sarebbe stato il fallimento, la legge e i fatti lo dimostrano».
Ovviamente soddisfatto del risultato Rinaldo Carlicchi, segretario provinciale della Uiltec Uil che rilancia la sigla sindacale in grado di ottenere il risultato più inaspettato: «53 preferenze totali sono un buon risultato, unito a quello ottenuto da Catia Bardi che con le 44 voti risulta la più votata di tutti. Significa che c’è stata grande attenzione da parte dei lavoratori nel lavoro svolto al cospetto delle difficoltà aziendali registrate nell’ultimo periodo. Ora la situazione a livello sindacale all’interno dell’azienda è molto più equilibrata e questo è un bene». La Cisl conserva Valentina Carobbi all’interno della Rsu e per Fabio Della Spora, segretario provinciale della Femca Cisl «E’ il segnale della continuità. Valentina è stata la seconda più votata, non era semplice ottenere questo risultato, soprattutto perché nella precedente Rsu ha sempre lavorato in condizioni difficili e di schiacciante minoranza. Adesso la rappresentanza è più eterogenea e questo è il segnale che la politica unitaria di Cisl e Uil ha pagato». A proposito di politica unitaria, trova spazio un’ultima dichiarazione significativa e congiunta da parte di Carlicchi e Della Spora: «Adesso abbiamo una Rsu, ma sarà tutto inutile senza un’azienda di riferimento. E’ opportuno che chi deve decidere, lo faccia in fretta».