GROSSETO – Fondazione Grosseto Cultura presenta il bilancio del 2013 con i dati necessari a comprendere la crescita ottenuta in questi anni di attività sul territorio. Eventi, manifestazioni, incontri che hanno allargato l’offerta culturale, ma soprattutto costituito un punto di osservazione importante per gli impegni e gli obiettivi futuri. Come spiega il presidente Loriano Valentini: «Abbiamo cercato di costruire una fondazione dove ciascuno può avere un buon motivo per sostenerla. Per questa ragione presentiamo pubblicamente il bilancio 2013, il primo interamente gestito da questo C.d.A., e con esso anche i risultati realizzati con le azioni culturali». Era maggio 2012 quando il sindaco di Grosseto ha nominato il consiglio di amministrazione. Tra gli obiettivi figuravano, e sono presenti tutt’ora, quello di ridurre gli oneri finanziari a carico del Comune, realizzare un progetto culturale per rendere la Fondazione riconoscibile e riconosciuta, coinvolgere altri soggetti, sia pubblici che privati.
In merito al bilancio consuntivo, l’utile del 2011 era di poco superiore ai 7mila euro, è diventato di 9.400 nel 2012 e di oltre 8.500 nel 2013. Numeri positivi che testimoniano uno sforzo importante: «Occorre ricordare e precisare che c’è una base di partenza erogata dal Comune di Grosseto – spiega Valentini -, ma nel corso degli anni questa cifra si sta notevolmente abbassando, mentre le nostre tariffe sono invariate dal 2011». In merito alle attività svolte, la crescita di Fondazione è stata quasi esponenziale, con 40 eventi nel 2013 che in pratica hanno coperto l’intero anno. Oltre 3500 le presenze complessive agli eventi, un numero che la proiezione del 2014 stima attorno 4000 unità. «Il nostro impegno è stato quello di confermare tutti gli appuntamenti della passata stagione – precisa Valentini -, perché la risposta è stata eccellente e quindi abbiamo lavorato anche nel segno della continuità, creando eventi sempre più partecipati». Per quanto riguarda il tesseramento dei soci, infine, erano solo 22 nel 2011/2012, sono diventati 199 nel 2013, mentre nel 2014 è già stata toccata quota 252, ma ovviamente il dato riguarda solo i primi tre mesi dell’anno. «Diventare soci non significa solo sostenere Fondazione e la cultura nella nostra città – precisa Valentini -, perché i vantaggi sono evidenti. Con il costo della tessera, fissato a 30 euro, e partecipando a tutti gli eventi della stagione, si ottiene un risparmio netto di 100 euro». La cultura, quindi, non è un costo, ma un investimento.