di Daniele Reali — Tweet to @Daniele_Reali
GROSSETO – Sono i dati che preoccupano di più a livello nazionale. Sono i numeri della disoccupazione in Italia, numeri che sono fortemente negativi anche in provincia di Grosseto. Dal 2009 al 2013 il tasso di disoccupazione è passato dal 5% all’8,7% con una diminuzione degli “occupati” del 4,7%.
In totale i disoccupati in Maremma sono oltre 15 mila, mentre le previsioni di assunzione del settore privato per il 2013 riguardavano soltanto 1300 addetti non stagionali e altrettanti stagionali.
Numeri che mostrano un evidente squilibrio tra domanda e offerta; più disoccupati e meno posti di lavoro, anche se la vera emergenza, come nel resto del paese, rimane la disoccupazione giovanile. In Maremma questa arriva a quota 23,6%. Più di un giovane su cinque è senza lavoro e questo in prospettiva di crescita per la nostra provincia diventa una ferita molto dolorosa. Da segnalare anche lo squilibrio ti tipo qualitativo: le richieste di assunzione che prevedono il titolo universitario sono soltanto il 5% del totale, mentre i disoccupati laureati rappresentano il 13% dei “senza lavoro”.
Il dato che emerge, dallo studio condotto dall’Osservatorio economico provinciale, riguarda la mancata ripresa che non favorisce la creazione di posti di lavoro aggiuntivi.
Secondo lo studio infatti un’impresa su cinque ha riscontrato esuberi di personale causati dal calo dell’attività aziendale e solo gli ammortizzatori sociali e la mobilità hanno ridotto gli effetti dei licenziamenti e delle perdite occupazionali.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro in entrata le imprese grossetane si rivolgono al Centro per l’impiego per il 28,9% e indicano la formazione professionale come un fattore determinante per il reclutamento di personale qualificato.