GROSSETO – Il Vescovo Rodolfo ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione dell’Istituto diocesano per il sostentamento clero, organismo cui è riservato il compito di assicurare il giusto e decoroso sostentamento ai sacerdoti della Diocesi e garantire loro il supporto assistenziale e previdenziale anche mediante un’attenta e adeguata gestione dei beni ereditati dal passato. Il canone 1274 del codice di diritto canonico, al paragrafo 1, stabilisce infatti che in ciascuna diocesi esista un istituto che raccolga i beni o le offerte “al preciso scopo che si provveda al sostentamento dei chierici, che prestano servizio a favore della Diocesi”. Come prescrive, poi, la legge 222/1985 l’istituto ha lo scopo esclusivo di produrre un reddito per il sostentamento dei sacerdoti.
Tre componenti del cda e uno del collegio dei revisori – secondo quanto prescrive lo statuto dell’Istituto diocesano – sono stati eletti dal clero, gli altri sono stati scelti direttamente dal Vescovo sulla base di due criteri fondamentali: valorizzare il ruolo del laicato come parte viva della Chiesa e individuare le professionalità necessarie nei vari ambiti in cui l’Istituto è chiamato ad operare per le finalità richieste.
Nuovo presidente e legale rappresentante dell’Istituto è p. Stefano Piva, della comunità monastica di Siloe; vice presidente l’avvocato Giuseppe Nicosia. Completano il consiglio Stefano Fini, ragioniere; Stefano Bonelli; Emanuele Manusia, ingegnere; Simone Rusci, architetto, e don Pier Mosetti. Nel collegio dei revisori sono stati nominati Mario Marchi (presidente); Angelo Magnanini e don Alfio Bambagioni.