di Daniele Reali (twitter @Daniele_Reali)
GROSSETO – Un marchio già affermato prima di nascere e un valore aggiunto per il territorio e le produzioni. Oggi la doc Maremma Toscana, inseguita per anni e nata nel 2011, compie un altro passo in avanti: è nato a Grosseto per volontà di 9 promotori in rappresentanza dei produttori della provincia di Grosseto il Consorzio di tutela della denominazione d’origine controllata Maremma Toscana.
Si tratta di una produzione che a poco tempo dalla nascita conta 30 mila ettolitri di vino prodotti . «Si tratta di un momento di svolta per la nostra viticoltura – commenta Leonardo Marras, presidente della Provincia di Grosseto – con la nascita del Consorzio dei vini della Maremma Toscana sarà possibile portare avanti politiche di tutela più efficaci, e stare con maggiore forza sui mercati. Il Consorzio è il risultato dell’impegno comune di Istituzioni e aziende private. Un percorso in cui la Provincia ha creduto fin dall’inizio con determinazione, cercando di superare anche le iniziali diffidenze di alcuni produttori che oggi riconoscono la validità e l’importanza sia della denominazione, sia del Consorzio».
A firmare l’atto costitutivo, in rappresentanza di tutto il comitato promotore, formato da associazioni di categoria, cantine cooperative e consorzi di tutela di altre denominazioni, sono stati: Osvaldo Allegro, presidente della cantina cooperativa “I Vini di Maremma”, nominato temporaneamente presidentedel consorzio appena costituito in attesa dell’assemblea; Fiorella Lenzi, proprietaria dell’azienda agricola Serraiola dell’area Monteregio di Massa Marittima, nominata vicepresidente del consorzio; Renato Finocchi, presidente della cantina cooperativa di Pitigliano; Adio Assunto Marretti, presidente della cantina cooperativa Agrimaremma; Benedetto Grechi, presidente della Cantina cooperativa dei Vignaioli del Morellino di Scansano; Michele Zonin in rappresentanza dell’azienda Rocca di Montemassi; Simona Ceccherini proprietaria dell’omonima azienda; Giuseppe Mantellassi, della Fattoria Mantellassi; Giovan Battista Basile, dell’azienda Basile. Il prossimo passo sarà la nomina dell’assemblea per avere la più ampia adesione di produttori.
Tra i compiti del Consorzio, la tutela del marchio, la definizione dei piani di miglioramento della qualità del prodotto, la formazione, commerciale, la cura dell’immagine, l’assistenza tecnica e professionale alle aziende e ai produttori,il coordinamento sul mercato. Infine la promozione e valorizzazione di percorsi culturali ed enogastronomici.
“L’obiettivo – conclude Leonardo Marras – è quello di promuovere la massima adesione, fino a raggiungere una rappresentatività di oltre il 60% dei produttori di Doc Maremma, in modo da ottenere il riconoscimento erga omnes. Questo consentirà al Consorzio di imporre politiche di tutela anche a chi non è associato, attuando così un controllo totale sulla Doc, che ha raggiunto, oggi, numeri importanti, con una produzione annuale che sfiora i 100mila quintali di uva e i 67mila quintali di vino”.