Gavorrano – Sulla modifica della convenzione tra Comune di Gavorrano e la società “Il Pelagone”, modifica approvata nell’ultima seduta del consiglio comunale, il capogruppo di centrodestra Jurij Di Massa (nella foto) ha presentato un’interrogazione al sindaco per fare chiarezza su alcuni aspetti che riguardano le garanzia fidejussoria modificata proprio con la delibera del consiglio. In quella occasione, lo scorso 30 settembre il consiglio approvò a maggioranza la modifica della convenzione con il voto contrario del centrodestra.
La convenzione riguarda in particolare l’ampliamento della lottizzazione cosiddetta “Pelagone 3” e «prevedeva – scrive Jurij Di Massa – , tra l’altro, la prestazione di una fidejussione a garanzia della corretta e puntuale esecuzione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria presso il complesso turistico del “Pelagone” . E’ norma difatti – aggiunge Di Massa -, per garantire l’esecuzione delle opere di urbanizzazione come strade, allacciamenti, parcheggi, rete idrica, depurazione, che il Comune richieda la prestazione di una garanzia, la fidejussione appunto, che può essere attivata dal Comune stesso se l’impresa lottizzante non esegue le importanti opere, anche a servizio della collettività, alle quali è obbligata».
«Con nota del 16 settembre 2011 – spiega Di Massa – la società “Il Pelagone SRL” chiedeva al Comune di Gavorrano di essere liberata dalla prestata fideiussione del valore di circa 3 milioni di euro e ciò a causa della “crisi finanziaria globale” oltrechè per la asserita “non escutibilità della fidejussione”. Il Comune di Gavorrano con delibera approvata a maggioranza liberava dalla fidejussione la società richiedente. Sul primo punto della richiesta della società “Il Pelagone”, e cioè la crisi globale, il centrodestra si dichiara preoccupato per l’eventuale “disparità di trattamento” che colpisce le decine di imprese edili operanti sul nostro territorio che pur non avendo le dimensioni della importante attività turistica operante sul territorio cittadino, soffrono allo stesso modo, anzi in maniera più pesante, la crisi finanziaria globale, eppure sono costrette alla prestazione di costose fidejussioni senza nessuno sconto da parte del Comune».
«Sul secondo argomento – spiega ancora Di Massa – posto a fondamento della richiesta del “Pelagone” e dell’accoglimento del Comune, “non escutibilità”, in pratica non richiedibilità, della fidejussione, non è stata fatta chiarezza in Consiglio, nonostante espressa richiesta del centrodestra e neppure è stato possibile comprenderne la motivazione dalla lettura degli atti resi disponibili ai consiglieri comunali e non è dato comprendere appieno le motivazioni che hanno condotto alla proposta di delibera di modifica della suddetta convenzione».
Per questi motivi il gruppo consiliare di centrodestra ha presentato l’interrogazione che può essere consultata cliccando su questo LINK.