di Sabino Zuppa
ALBINIA – Una sessantina di persone hanno partecipato ieri sera all’incontro con la popolazione di Albinia organizzato dal gruppo politico Oltre Il Polo, svoltosi nei locali della parrocchia della frazione. Un appuntamento annunciato da tempo durante il quale sono state esposte, con dovizia di particolari, le motivazioni degli ingenti ritardi nei lavori di ricostruzione del post alluvione, con particolare riferimento ai quattro grandi interventi finanziati dalla Regione Toscana e non ancora realizzati: la ristrutturazione della via Maremmana e la ricostruzione delle tre scuole di Albinia. I lavori sono stati aperti dal leader della formazione di centro destra, Andrea Casamenti, che nell’occasione era presente insieme ad altri tre consiglieri di minoranza, Luca Teglia, Chiara Piccini e Roberto Berardi, coadiuvati dal neo responsabile lagunare di Fratelli d’Italia, Luca Minucci.
La prima esposizione particolareggiata è stata della consigliera Piccini che ha riassunto tutti gli atti, i passaggi e le prese di posizione dell’opposizione riguardo alla ristrutturazione della via Maremmana, per la quale è stato approvato il progetto definitivo nello scorso ottobre ma non si è ancora passati alla fase del bando di gara per la mancanza di un ufficio gare, soppresso lo scorso anno dalla giunta Paffetti. Una formazione quest’ultima, secondo gli esponenti del centro destra, che ha fatto tantissimi errori e che per rimediare agli stessi ne ha commessi degli altri, spendendo soldi comunali in maniera sconsiderata, come nel caso dell’affidamento a soggetti esterni delle consulenze per la stesura delle gare. Luca Minucci si è poi occupato delle scuole, partendo da quella materna che è l’unica che ha visto l’emissione di un bando durante il periodo in cui era attivo l’ufficio competente. A seguire ha poi descritto anche la situazione di stallo ancor più grave delle scuole elementari e medie. In conclusione Casamenti ha toccato anche gli argomenti Tares e tassa di soggiorno, due questioni che secondo lui hanno stanno penalizzando la popolazione lagunare.