GROSSETO – Sono quattro, tutte donne, in provincia di Grosseto, i dirigenti scolastici interessati dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha parzialmente annullato il concorso scolastico 2011. Si tratta di Roberta Capitini dell’IC di Albinia, Marta Bartolini dell’Isis di Pitigliano Sorano e due nell’area delle Colline metallifere Anna De Santis dell’Iis di Massa Marittima e Claudia Giannetti del Comprensivo 1 di Follonica.
Di fatto, a luglio 2012 si è concluso il concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici in Toscana; solo 137 dei circa 1.600 partecipanti è risultato idoneo ma, sin da subito, il concorso è stato oggetto di ricorsi e, alla fine di un lungo iter, il Consiglio di Stato ha riconosciuto l’illegittimità della costituzione della commissione esaminatrice dopo la sostituzione del presidente a metà lavori, disponendo così di rinnovare le operazioni effettuate dopo la nomina del nuovo presidente. Vale a dire: la ricorrezione di parte degli scritti e nuove prove orali per tutti i candidati con il rischio di ricominciare tutto daccapo.
In pratica il Consiglio di Stato «non ha posto dubbi – hanno spiegato le dirigenti – sull’imparzialità e sulla serietà con le quali ha operato la commissione, ma ha evidenziato la presenza di un mero errore procedurale compiuto dall’amministrazione nella sostituzione di un membro della commissione. Si tratta di un vizio di forma e non di sostanza che non può essere fatto ricadere su chi incolpevole ha meritato il superamento del concorso».
«In questi due anni le quattro dirigenti hanno mostrato sul campo la loro serietà e professionalità affrontando vere e proprie emergenze come l’alluvione di Albinia e l’evacuazione per rischio crollo della scuola media di Follonica, ricucendo realtà complesse ed eterogenee come quelle dei due Isis in zone di montagna – continuano -. In molte occasioni, lavorando in sinergia con gli Enti Locali e con le famiglie, sono riuscite a far “ripartire” le scuole e a garantire il diritto all’istruzione per gli studenti, ma non solo questo, a portare avanti, pur nelle estreme difficoltà, percorsi formativi di qualità da Cl@ssi 2.0, alla partecipazione con successo a concorsi regionali, provinciali e nazionali. Eppure tutto questo non conta niente – dicono le quattro dirigenti – è assurdo dover dimostrare le nostre capacità con un altro esame orale, quando abbiamo fronteggiato con successo vere e proprie emergenze».