GROSSETO – «Caro Direttore, comprendo le sue preoccupazioni, ma la raccolta differenziata dei rifiuti è utile e va fatta bene. Evitiamo di dare messaggi sbagliati, proprio nel momento in cui stiamo cercando di intensificare i controlli per verificare quanti rifiuti vengono conferiti in modo differenziato». Inizia così la lettera di risposta che l’assessore Giancarlo Tei ha inviato al direttore dell’Ascom Confcommercio Paolo Coli.
«Non capirei perchè stiamo ancora lavorando alla messa a punto di un sistema di raccolta domicilare dell’organico prodotto da ristoranti, bar, ortofrutta ecc, che dovrebbe consentirci di ridurre i costi e di dare qualche beneficio – prosegue Tei -. Alla diminuizione della produzione dei rifiuti non corrisponde una proporzionale riduzione dei costi per effetto dell’incidenza dei costi fissi che non sono assolutamenete trascurabili, ma è proprio attraverso una efficace raccolta differenziata (che nei primi anni costerà di più), che si possono ottenere economie sulla parte variabile della spesa, andando a rivedere le convenzioni con gli impianti e valorizzando le raccolte dei materiali riciclabili».
«Il nostro sistema avrà tanti difetti – precisa ancora tei -, ma consente di non avere emergenze e, almeno per il medio periodo, di garantire flussi di rifiuto indifferenziato e differenziato, in linea con le previsioni ed i progetti, anzi, stiamo chiedendo alla Provincia di aumentare i quantitativi attualmente conferibili all’impianto delle Strillaie, poichè per il 2014, prevediamo di produrne qualche tonnellata in più. Inoltre, con l’entrata in vigore della cosiddetta “direttiva Orlando” alcuni territori della Regione ci stanno chiedendo di poter conferire i loro rifiuti presso i nostri impianti, dal momento che non possono più essere smaltiti in discarica e questo, ci permetterà di avere effetti positivi.Certamente, è necessario che anche la legislazione nazionale sia coerente con lo sforzo che la nostra provincia, assieme a quelle di Arezzo e Siena, hanno compiuto, in modo da non rendere vano l’ investimento che abbiamo effettuato in termini di realizzazione di impianti».
«Non corriamo rischi di emergenza rifiuti, ma è vero che il nostro sistema deve arrivare a regime ed è necessario continuare a ragionare come ATO e non più come singoli comuni – afferma ancora l’assessore del comune di Grosseto -, anche perchè la legislazione regionale e nazionale lo rendono obbligatorio e l’obbiettivo della raccolta differenziata va raggiunto complessivamente. Dal 2014 i rifiuti urbani indifferenziati non possono più andare in smaltimento in discarica, se non dopo trattamento e se non avessimo avuto l ‘impianto delle Strillaie, molti comuni della nostra Provincia sarebbero costretti a smaltire i propri rifiuti in impianti distanti molti chilometri, con costi aggiuntivi inimmaginabili. Per chi smaltiva in discarica, quindi, vi sono senza dubbi, effetti sulla tariffa che erano ampiamente conosciuti e che stiamo cercando di mitigare, ma le ragioni del rincaro vanno ricondotte, in maggior parte, all’ obbligo della copertura integrale del costo del servizio che ha introdotto la TARES. Con questa filosofia della copertura del costo integrale, è venuto meno ogni principio di prelievo solidaristico rapportato alla capacità di produzione del reddito di famiglie ed imprese. Si paga per il servizio che si riceve, se sei ricco o povero poco importa, anzi, nulla».