FIRENZE – Non si arresta l’emorragia che sta interessando anche in Toscana l’occupazione. Anche quest’anno i primi dati che arrivano da Unioncamere e dal ministero parlano chiaro e confermano una tendenza molto negativa. Dall’inizio del 2014 nella nostra regione si sarebbero persi circa 3000 posti di lavoro. La cifra emerge confrontando i dati che riguardano le nuove assunzioni fatte dalle imprese toscane con quelli delle uscite dal mercato del lavoro. Si tratta dai dati contenuti nell’indagine Excelsior che in parte fa delle previsioni perché si riferisce al primo trimestre del 2014. Nell’indagine si calcola che nei primi tre mesi dell’anno
i contratti di lavoro che le imprese prevedono di attivare sono 10.840, il 27% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, una contrazione più marcata di quella rilevata a livello nazionale (-16%), che testimonia le difficili condizioni che ancora caratterizzano il mercato del lavoro.
In totale si perderanno più di 2700 posti a causa del ridimensionamento della componente del lavoro dipendente (-4.950 posti di lavoro), a fronte della quale si rafforzano le altre modalità contrattuali: +950 il saldo previsto per gli interinali, +820 per le collaborazioni a progetto e +400 per collaborazioni professionali e incarichi a professionisti con partita IVA.
Segnali positivi provengono tuttavia da alcuni segmenti del tessuto produttivo, in particolare dalle imprese più strutturate (50 dipendenti e oltre) che, con 4.540 entrate e 3.640 uscite, registrano un saldo positivo di 900 unità.