di Barbara Farnetani
BRACCAGNI – Si erano appena fermati al cippo che ricorda il luogo dove è morto il ciclista Andrea Nencini, una tappa doverosa anche perché del gruppo di ciclisti amatoriali che stavano attraversando la campagna tra Grosseto e Roccastrada faceva parte anche Renzo Nencini, padre dello sfortunato ciclista maremmano.
Il gruppo, una decina di persone, è poi ripartito, ma sulla dritta dell’Olmini, subito dopo Braccagni, due dei ciclisti si sono agganciati, rovinando a terra. Il primo ha urtato una spalla e non ha riportato lesioni serie, mentre l’altro, Sergio Nencini, ha sbattuto violentemente la testa a terra perdendo conoscenza.
Il suo stato di salute ha impensierito gli amici che hanno chiamato i soccorsi: due ambulanze del 118 e della Croce rossa, i Vigili del fuoco, i Carabinieri e l’elisoccorso Pegaso su cui è stato caricato Nencini per essere trasportato all’ospedale Misericordia di Grosseto dove sono in corso accertamenti medici.