SCARLINO – Assolto dall’accusa di “inerzia nell’esercizio dei doveri”. Finisce così per il sindaco Maurizio Bizzarri una vicenda che risale al 2006 e che si riferisce ad una lottizzazione di Scarlino scalo (eredi Turi). La denuncia che era stata presentata contro Bizzarri conteneva anche una richiesta di risarcimento danni patrimoniali e non patrimoniali di 6.000.000 di euro, in proporzione ai numeri del piano, che aveva una volumetria residenziale di 40.000 metri cubi e 80 unità immobiliari di circa 160 metri quadrati ciascuna.
«L’accusa con la quale i proprietari del terreno mi avevano citato in giudizio – spiega Bizzarri – è di aver ritardato la convocazione del Consiglio comunale per l’adozione del piano di lottizzazione».
Una accusa che è poi caduta in un nulla di fatto facendo cadere a sua volta anche la richiesta di risarcimento che a questo punto non ci sarà.
«La sentenza del Tribunale di Grosseto, di pochi giorni fa, – spiega Bizzarri – mi scagiona e mi assolve, in qualità di privato cittadino, dall’accusa di inerzia e quindi dal risarcimento, motivando come segue: il sindaco “se anche omise di convocare il consiglio comunale nei termini, lo fece non già in spregio dei propri doveri o addirittura per favorire altri soggetti, bensì perché erano in corso contatti informali volti a rendere il piano accoglibile, ed i ritardi furono imputabili proprio a difetti del piano non emendati dai proprietari. Ciò porta ad escludere che gli attori abbiano fornito la prova di colpa grave e/o dolo del Bizzarri, escludendo l’inerzia o l’immotivata mortificazione delle ragioni degli istanti”».